2009
Inter, Julio Cesar: “Manchester? Ecco qual è la verità …”
Lunga intervista a La Gazzetta dello Sport del portierone nerazzurro Julio Cèsar, autore domenica di una grandissima prestazione contro il Palermo al suo ritorno dopo l’infortunio, con almeno un intervento miracoloso nel finale, oltre alla parata sul rigore di Pastore.
Il brasiliano parla del suo periodo fuori per infortunio e spiega le sue sensazioni nel guardare i compagni giocare e poi parla delle sue motivazioni al ritorno in campo: “Domenica avevo voglia, una voglia pazzesca: di giocare e di fare bene”.
Sul rapporto con benitez: “Non so dire cosa non abbia funzionato con lui, ma so che io davo il massimo. Anche perchè, se non l’avessi fatto, ci avrei rimesso solo io: i gol del cavolo li prendeva Julio Cèsar, mica Benitez. La cura Mourinho o quella Leonardo? Con Mourinho è andato tutto alla grande, ma con Leonardo parlo di più, tantissimo. Normale: io e lui siamo stati in squadra insieme quando è tornato al Flamengo a fine carriera, poi ci siamo ritrovati in Italia e lui quasi non ci credeva, poi è stato felicissimo quando sono riuscito a dimostrare chi ero, poi abbiamo continuato a sentirci. Insomma sì, siamo amici. Se è possibile con l’allenatore? Di sicuro per me sono aumentatte le responsabilità , perchè una cosa è l’amicizia e una cosa è il lavoro: lui è il mio allenatore, io il suo portiere. Però sentirsi più responsabili per un amico di viene meglio: quando è arrivato gli ho detto “Leo, conta su di me e ti darò tutto per farti vincere il più possibile””.
Sul suo nuovo compagno Giampaolo Pazzini e su come era affrontarlo da avversario: “Era un gran rompic… Uno che in area faceva la guerra, si sbatteva, litigava: quante volte io e Samuel siamo arrivati quasi allo scontro, con lui. Ma adesso che l’ho conosciuto non da avversario posso dire che è un bravo ragazzo: che fosse un centravanti che ha il gol in testa lo sapevo già “.
Sulla crescita di Maicon: “Guardate che Maicon aveva un problema serio, al ginocchio: ora sta molto meglio e gioca molto meglio. Gioca come sa giocare lui”.
Su Thiago Motta e la possibile convocazione con l’Italia: “Sarò contento per lui, ma avrei preferito vederlo con quella del Brasile”.
Sul suo futuro e le voci su un possibile trasferimento in estate: “Ma ci sono davvero queste squadre? E dove sono? Io del Manchester non ho mai sentito nessuno e per quanto ne so neppure l’Inter. Restare fino al 2014? Esattamente: non vedo perchè dovre cambiare. Anche se arrivasse Viviano? Per me non cambierebbe niente. Se l’Inter mi dicesse di voler parlare? Ne parliamo io e il presidente Moratti, come sempre: vado da lui, ascolto cosa ha da dirmi, gli dico quello che penso. E qualunque cosa ci diremo, ci capiremo senz’altro”.