2012

Inter, Juan Jesus: “Importante sentire la fiducia, per lo scudetto…”

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INTER JUAN JESUS JUVENTUS STRAMACCIONI – Intervistato dai colleghi di Tuttosport, Juan Jesus ha espresso le proprie sensazioni con il 2012 che sta per chiudersi. Il possente difensore brasiliano, una delle sorprese più gradite in casa Inter, ha iniziato l’intervista parlando delle sue prime settimane in nerazzurro, passando poi ai suoi obiettivi per il futuro: “Non giocare non piace a nessuno. Però sapevo che sarebbe arrivato il mio turno e che dovevo solo aspettare. Continuando a lavorare con la testa giusta. C’è una sola parola che spiega tutto: fiducia. Quando te la concedono, quando tu la senti attorno, diventa tutto più facile. Io l’ho sentita fin dalla partita contro il Torino. Il rapporto con i compagni? Io mi trovo bene con tutti, anche con gli argentini che qui all’Inter sono in maggioranza. Certo, quando sono arrivato, sono stati soprattutto Lucio, Maicon e Julio Cesar a darmi una mano, a spiegarmi come si vive e come si gioca in Italia. Ci vedevamo anche con le famiglie, era bello stare assieme. Però ora non ci sono più e mi sono abituato. C’è Coutinho e ci sono gli altri compagni. Io l’erede di Thiago Silva? Ci sono cose che ci accomunano, compreso il fatto di essere arrivati a Milano a gennaio e di avere cominciato a giocare in pratica dalla stagione successiva. Come difensori siamo diversi, infatti quando abbiamo giocato assieme ci siamo trovati bene proprio perché abbiamo caratteristiche differenti. Diciamo che se riuscissi ad avere nell’Inter il rendimento che lui ha avuto nel Milan, sarei un uomo felice e soddisfatto. Il giocatore che mi ha messo di più in difficoltà? Biabiany. E pensare che Coutinho mi aveva avvertito… Quel giorno, contro il Parma, ho faticato come non mi era mai capitato prima. Un giudizio su Stramaccioni? Giovane, sempre di buonumore e intelligente. Vuole che la sua squadra giochi sempre in attacco, ci ha insegnato a non aver paura di nessuno. Distacco incolmabile per lo scudetto? No, assolutamente. Mancano tante partite, sappiamo che la Juventus non è imbattibile e che non siamo staccati di 15 o 20 punti. Se non credessi di poter ancora vincere lo scudetto, non mi divertirei più. Nel calcio non c’è nulla di facile. Ma anche, nulla di scontato. Questo lo considero il mio primo vero anno all’Inter e so che vincere al primo anno è qualcosa di impagabile. Sono arrivato all’Inter perché avevano conquistato il Triplete. Quest’anno, il nostro triplete sarebbe un po’ più piccolo, perché al posto della Champions giochiamo l’Europa League. Ma io sono convinto che il piccolo triplete è alla nostra portata. Dal 2013, mi attendo questo traguardo.

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