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Inter, Inzaghi: «Il City partirà favorita, ma abbiamo fiducia e sicurezza»

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Le parole di Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, dopo la vittoria dei nerazzurri a San Siro contro l’Atalanta

Simone Inzaghi ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria dell’Inter contro l’Atalanta. Di seguito le sue parole.

VITTORIA – «Sono molto soddisfatto. ho fatto i complimenti ai ragazzi, stasera probabilmente era la partita più importante delle ultime che abbiamo giocato. Dovevamo preparare la partita in meno di 48 ore dopo la finale di Coppa Italia. Ma comunque onore a questo gruppo che ha lavorato tanto e bene. Adesso dobbiamo riposare e recuperare, abbiamo speso tanto. Dobbiamo recuperare forze, energie e qualche infortunato tra Mkhitaryan, Correa o Skriniar. Magari non per sabato o domanica a Torino ma per la finale di Champions. Skriniar recuperato per il 10? Non saprei, vedremo settimana prossima».

TITOLARI IN FINALE – «Si vedrà, dovrò fare delle scelte, ma sempre per il bene della squadra. In questo periodo i miei 4 attaccanti hanno ruotato molto, così potevano riposare ed allenarsi un po’ di più. Abbiamo fatto un grande lavoro di staff e l’impegno dei ragazzi è stato encomiabile in questo periodo. Il Manchester City è la squadra più forte del mondo, partirà favorita. Ci abbiamo messo tutto per arrivare fino a lì, andremo a giocarcela con fiducia e consapevolezza. Un giocatore specifico del City? Sono 23 o 24 giocatori uno più forte dell’altro. La stiamo inziando a preparare ma prima avevamo questa partita, che per la nostra società forse era la più importante di tutte, forse anche della finale del 10».

PORTIERI «Onana è un grandissimo portiere. Ha cercato subito di imporsi fin dal primo giorno. Si sta dividendo il ruolo con Handanovic. Handanovic ha trovato spazio nelle finali non perchè è il capitano o per il suo nome, ma perchè giornalmente mi sta dimostrando di essere ancora un grandissimo portiere, come testimonia la partita di mercoledì. Per quanto riguarda Andre sono contentissimo, è un grandissimo portiere, grandissimo ragazzo. Lo conscevo, è un giocatore di grande esperienza, ma anche un grandissimo uomo. non sbaglia mai un atteggiamento, è sempre propositivo. Anche quando è stato fuori avrebbe voluto giocare ma non ha mai battuto ciglio e ha continuato a lavorare bene in gruppo».

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