2017

Inter, Icardi promette. Ma se gli propongono la Champions?

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Mauro Icardi accetterà l’ennesima stagione senza Champions League?

Inter, Mauro Icardi ti promette amore eterno. Dedizione totale ed incondizionata alla causa nerazzurra, da capitano del club, da simbolo del presente ed ancor più di un futuro che – stando a quanto promesso da lui e dalle intenzioni manifestate dal gruppo Suning – si prospetta roseo oltre ogni aspettativa. Ed è di questo futuro che il bomber argentino vuole diventare protagonista assoluto, artefice di un destino – proprio e comune – che deve necessariamente deviare dalle ristrettezze degli ultimi anni. Dall’esplosione del caso in essere con una parte dei tifosi nerazzurri ad oggi, non c’è stata occasione o intervista in cui il diretto interessato non abbia ricordato e sottolineato le sue intenzioni: promessa di permanenza in casa Inter. Senza se e senza ma.

Eppure… facciamo due conti caro Icardi

Classe ’93, Mauro Icardi è ovviamente un calciatore ancora giovane, ma non più giovanissimo. La prossima stagione sarà quella delle venticinque candeline, che sono poche, beato lui diranno in molti, ma neanche più pochissime. Età in cui i calciatori a cui legittimamente viene paragonato avevano già collezionato trofei o quantomeno una serie di presenze in Champions League, accumulando dunque un’esperienza internazionale e professionale all’altezza di determinate considerazioni e di certi aggettivi. Mauro Icardi alla Champions League non ha mai partecipato: non un gol, non una presenza. Fattore che si aggiunge – per altre ragioni, ma comunque da tenere giocoforza in debita considerazione – al vuoto totale con la sua Argentina: nazionale in cui ha collezionato appena una presenza, nel 2013, oramai quattro anni fa. Poi il buio. Sul valore complessivo di Mauro Icardi non sussiste alcun dubbio, almeno per chi vi scrive: ma un attaccante che non ha mai disputato la Champions League e che vanta appena una comparsa con la maglia della sua nazionale può essere considerato un attaccante di livello internazionale? Lui che al momento, di internazionale, non ha proprio nulla?

Incredibile, vero?

Incredibile sì, clamoroso sarebbe il caso di dire. Mauro Icardi è un centravanti di enorme livello: fa gol in tutti i modi, con entrambi i piedi, sfruttando l’abilità nel gioco aereo, la sua coordinazione ed i suoi fondamentali, il fiuto del gol e la rapidità nel breve. Il bomber sudamericano trova il suo habitat nell’area di rigore avversaria ma negli anni ha imparato a muoversi anche nei suoi pressi, così come – evidente sviluppo della sua carriera – ha appreso gli strumenti necessari per rendersi utile alla squadra ben oltre le sue cifre realizzative. I nove assist firmati nella Serie A 2016-17, nessuno come lui tra i centravanti del panorama italiano, valgono per certi versi più delle 20 reti che ha già messo a segno ad otto turni dal termine del campionato. E’ il suo pregresso a renderlo indiscutibilmente tra i top player del ruolo nell’attuale scenario calcistico: segna da anni con impressionante continuità, quando puoi contare su uno come lui ti assicuri 20 gol stagionali, anche il doppio se sai valorizzarlo a dovere e plasmare un modello calcistico – come avviene ad esempio con il Napoli di Sarri – perfettamente funzionale per una prima punta che abbia sensibilità negli ultimissimi metri.

Caro Icardi, se arriva la Champions League?

La premessa: la massima competizione internazionale per club difficilmente arriverà con l’Inter in questa stagione. Per l’ennesima volta, dopo averla apertamente dichiarata quale unico reale obiettivo. Ad otto giornate dal gong del campionato l’Inter di Pioli dista nove punti dal terzo posto attualmente occupato dal Napoli, dieci considerando il probabile vantaggio che i partenopei – salvo un clamoroso esito nella sfida di ritorno che si disputerà a San Siro – conserveranno in virtù del rotondo 3-0 del San Paolo. La cura Pioli ha funzionato rispetto al tremendo andamento riscontrato nella breve parentesi De Boer, ma dopo un’importante rincorsa al treno di testa ha dovuto cedere il passo, tornando su rendimenti normali che non possono bastare al raggiungimento dello sbandierato obiettivo. Sarà per l’anno prossimo, si ripeterà ancora Maurito: ma quando arriva questo fatidico anno prossimo? Non con Mazzarri, non con Mancini, non con Pioli: l’attesa pare essere eterna. E dunque la domanda sorge spontanea ed appare lecita: se arrivasse un club in grado di garantire la prossima Champions League cosa farebbe Icardi? Spingerebbe per la cessione o manterrebbe le promesse? Il futuro di un calciatore – si sprecano i casi in tal senso – può prendere improvvisamente una strada che fino ad un minuto prima non sembrava agibile. Già il Napoli ci aveva provato con insistenza nella scorsa estate: per Icardi, si è detto poi, soltanto l’opportunità ideale per strappare all’Inter un contratto più ricco. Ma siamo certi che la tentazione non ci sia stata? E che non si riproporrebbe? Si sprecano i club europei che parteciperanno alla prossima Champions League e sono alla ricerca di un centravanti che possa stravolgergli il volto offensivo: Mauro Icardi in tal senso è l’innesto perfetto e come lui in giro ce ne sono pochi. Il gruppo Suning, un anno fa, non si sarebbe potuto presentare con il biglietto da visita della cessione del calciatore più rappresentativo. Così sarà ancora e con ogni probabilità ogni manifestazione d’interesse sarà gentilmente rispedita al mittente. Ma intanto le convinzioni del bomber potrebbero vacillare? Aspettare per vedere.

https://www.youtube.com/watch?v=vegc7oMhmn8

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