2013
Inter, Handanovic: «Non siamo una squadra di fenomeni»
Lo sloveno: «Come siamo messi? Nelle prime 5-6 giornate benissimo, adesso abbiamo fatto passi indietro a livello difensivo»
INTER HANDANOVIC – Samir Handanovic, portiere dell’Inter, ha avuto modo stamattina di tracciare un quadro completo sui nerazzurri: «La stagione di una squadra vive di momenti: succede sia ai team che ai portieri. E se succede alle squadre, è più che facile che succeda ai portieri. Questi momenti accadono sia che si sia decisivi che nel caso opposto e vanno accettati. Però sono sereno e vado avanti così, ci sono gare che ogni tiro è un gol. Ma rompersi la testa, intestardirsi e cercare per forza di capire il perché non serve. Mi hanno imputato molti errori ma il mio è un ruolo difficilmente decifrabile, soprattutto per chi non ci ha mai giocato. L’errore più grande è stato col Parma ma non credo di averne fatti altri da poter dire che non sono in forma attualmente. E’ vero anche che un portiere può sempre fare di più».
PARATE – «Se metti in preventivo che a un portiere 2-3 erroracci a stagione possono capitare, allora ti aspetti pure che questo portiere salvi spesso la squadra, specie se gioca nell’Inter. Quest’anno devo ancora fare parate decisive, spero di farle nel derby, peccato però perché noi portieri non possiamo scegliere le partite in cui parare o salvare la squadra. Come siamo messi? Nelle prime 5-6 giornate benissimo, adesso abbiamo fatto passi indietro a livello difensivo. Non è sempre vero che se fai gioco, poi vinci: può arrivare un momento in cui il primo imperativo non è far male, ma non farsi fare male. Dunque non prenderle. E per non prenderle serve più fame, più cattiveria agonistica, e ad esempio in almeno 3 gare non ne abbiamo avuta abbastanza»
FENOMENI – «A Napoli è stata una partita strana, abbiamo preso gol in contropiede che non possiamo permetterci. Se perdi palla e non la recuperi subito hai aperto una voragine, e poi hai voglia a prendertela con la difesa. E allora lì è anche questione di furbizia, quella che ti permette di fare magari il fallo giusto nella zona di campo dove è necessario. La scarsa concentrazione difensiva potrebbe essere un alibi ma dobbiamo essere oggettivi, la nostra non è una squadra di fenomeni, la gente intelligente certe cose le capisce da sola. La nostra parabola adesso dovrebbe iniziare a risalire, ma non so dire quanto ci vorrà perché si completi. Noi siamo pagati per giocare e non per pensare al cambio societario, almeno su di me non ha influito. Per l’Inter questo è un anno di ricostruzione».
DERBY – «A proposito del derby io posso parlare solo delle due gare dell’anno scorso. Bisognerebbe chiedere a chi ne ha giocati venti, anche se ricordo di un bel clima e di un livello da derby veri. Balotelli? qualunque cosa dovessi dire, potrebbe ritorcersi contro di me. Pensate se dovessi azzardare “E’ forte negli spazi”, e quello domenica sera mi fa gol da trenta metri, lasciamo perdere che sono superstizioso. Birsa? Sono contento si sia affermato nel Milan anche se le qualità le aveva pure prima. Il mio futuro? Sono concentrato solo sul presente» ha detto Handanovic a La Gazzetta dello Sport.