2013

Inter, Handanovic: “Ecco come sono diventato portiere”. E sulla stagione…

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INTER HANDANOVIC – Ospite di una trasmissione andata in onda su Inter Channel, Samir Handanovic ha fatto un excursus della sua vita, partendo dai primi giorni da calciatore. L’estremo difensore dell’Inter è poi tornato sul presente, con la formazione nerazzurra che, a suo parere, può lottare per vincere tutto: “Sicuramente il sogno di ogni bambino è giocare in attacco, fare gol; io però giocando nel primo club dopo aver iniziato per strada, mi sono trovato in porta. C’era anche mio cugino che giocava in quel ruolo, quindi ho continuato. Anche la panchina aiuta tanto, quando le cose non vanno bene bisogna essere forti e continuare a crederci; la mia medicina quando accade qualcosa di negativo, anche in partita, è mio figlio: lo vedo e mi passa tutto. L’importanza dello staff? Quando lavori con persone che sono sincere e ti dicono anche quando sbagli, allora è importante; bisogna confrontarsi. Certo, tante cose vanno capite da soli, la bravura di un portiere sta anche in questo. L’attaccante più pericoloso che ho affrontato? Ce ne sono tanti, io magari sono rimasto impressionato da Milito e Di Natale, ma non perché sono stati o sono miei compagni, ma lo vedi quando sono in area: se sbagli, ti puniscono perché usano molto la precisione e se c’è quella per il portiere è difficile arrivare. L’obiettivo dell’Inter? Lottare per i primi tre posti, risposta concreta e giusta. Son cambiate tante cose, non è facile quando cambiano parecchi giocatori inserirsi. Ma per adesso è andato tutto bene, anche se poi conta il risultato. Il campionato ogni anno mi sembra più bello, c’è tanto equilibrio anche in coda o per i posti Champions, si vede anche dai distacchi minimi. A me il campionato italiano piace, non andrei via.

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