2017

Inter, crescono i giovani nerazzurri con l’Italia dei giovani

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I ragazzi dell’Inter fanno bella figura con le rappresentative azzurre: tra U-19 e U-18, brillano sia Pinamonti che Zaniolo

Il futuro dell’Inter è decisamente più azzurro che nero. Non lo dice la scala cromatica del calcio, ma il periodo florido del settore giovanile diretto da Roberto Samaden. La struttura, che molto presto avrà anche un nuovo centro sportivo, questa settimana ha partorito cinque gol tra le nazionali Under 19 e 18. Un sacco bello di gioventù interista visto che nelle due gare­ contro Moldova e Russia­ gli azzurrini hanno vinto rispettivamente 4­-0 e 3-­1. Piace il giovane nerazzurro, come riporta “La Gazzetta dello Sport”. Piace e colpisce.

PRIMA SQUADRA – In Svezia, nel prima partita di qualificazione all’Europeo Under 19, il successo del gruppo di Paolo Nicolato è nato da un gol di Zaniolo ed è stato chiuso dal centro di Pinamonti. In mezzo anche un secondo gol di Zaniolo, protagonista del pomeriggio svedese. Sorride anche Luciano Spalletti che vede allenarsi quotidianamente ad Appiano Gentile il vice-­Icardi più vicino come caratteristiche, Pinamonti, e Zaniolo, uno dei ragazzi portati a Riscone in estate per il ritiro pre-­campionato. Pinamonti ha voluto dedicare il gol all’amico Vanheusden, operato mercoledì ad Anversa per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro: «Come promesso, questo gol è per te!». Zaniolo sta «surfando» sulla grande occasione della vita. Dopo essere stato accantonato dalla Fiorentina e lasciato partire per Chiavari, i nerazzurri hanno capito che la sua crescita bruciante andava seguita. E così per adesso è il nuovo trequartista della Primavera di Stefano Vecchi.

PROGETTO E SCOUTING – L’Under 18 era invece impegnata a Castel di Sangro in amichevole contro la Russia. Vittoria 3­-1 e gol di D’Amico e Corrado. Il primo è arrivato l’estate scorsa a Milano dal Palermo in prestito con diritto di riscatto. Una formula che cela la volontà dell’Inter di voler inquadrare meglio tatticamente un giocatore dalle qualità tecniche interessanti. Corrado invece è a tutti gli effetti un giocatore di proprietà nerazzurra e al Prato il suo sviluppo è coinciso con l’arretramento da ala sinistra a terzino. La coincidenza di questi quattro marcatori (non scordiamo gli altri interisti presenti come Bettella, Gavioli, Schirò e Merola) vuole che siano il frutto di quattro modi diversi di fare scout in casa Inter. Pinamonti è entrato nell’orbita nerazzurra fin da bambino e si è pian piano avvicinato a Milano man mano che i regolamenti lo permettevano con l’età. Zaniolo è stato valutato e scelto direttamente in prospettiva prima squadra con il d.s. Piero Ausilio (anticipando la Juventus). D’Amico è stato visionato diverse volte dagli scout a Palermo e si è iniziato un percorso di definizione tattica a Milano. Corrado è invece il prodotto di un lavoro sinergico tra PratoeInter con osservatori sul luogo. Giovani interisti crescono e vincono. Con le nazionali e con il club.

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