Mancini (con un occhio ai diffidati) dà via libera a Felipe Melo; i ciociari sognano di ripetere l’impresa dello Juventus Stadium

Pare sia davvero cambiato il mondo dall’ultima volta che si è giocato a San Siro (7 novembre scorso, un modesto 0-0 tra Milan ed Atalanta) per motivi a tutti noi purtroppo ben noti. Stasera proveremo nuovamente a parlare di calcio perché tra pochi minuti scenderanno in campo Inter e Frosinone allo stadio ‘Meazza’ di Milano nell’ambito della tredicesima giornata del campionato di serie A TIM 2015/2016. Una prima assoluta tra le due compagini. Ed un test basilare per i nerazzurri dato che il Napoli è lassù come la Fiorentina, entrambe avanti di una lunghezza (28 punti), mentre il team ciocario (terzultimo ad 11 punti) non può scherzare col fuoco mentre il torneo s’inoltra nei primi geli stagionali.

PRUDENZA IN ATTESA DEL BIG MATCH – Mancini fa due conti in vista dell’impegno al San Paolo col Napoli (partitissima di domenica 30 novembre) e decide di far tirare il fiato a Medel, sui cui grava un cartellino giallo e l’ennesima trasferta intercontinentale per difendere i colori della Roja cilena. Poco male: centrocampo d’impatto con Felipe Melo e Kondogbia con trio avanzato formato da Biabiany (alla sua prima stagionale dall’inizio), Jovetic e Ljajic più Icardi pronto a buttarla dentro da bravo capitano. Dietro Nagatomo a destra, Telles a sinistra più i due centrali Miranda e Murillo. Il Frosinone finora ha segnato solamentre due gol in trasferta (tra cui quello importantissimo di Blanchard contro la Juventus in trasferta), però è meglio non lasciare nulla al caso.

UNO STELLONE APPARENTEMENTE JELLATO – A guardare l’infermeria ciociara (Pavlovic, Russo, Tonev e Chibsah) e lo statistiche (18 gol subiti in appena 12 giornate), non dovrebbe esserci gara tra il Biscione e la simpatica compagine laziale; ma l’exploit di Torino insegna e Stellone – che di nome fa Roberto come il tecnico avversario di stasera – si gioca comunque la carta Blanchard (diffidato a sua volta) e completa il reparto centrale difensivo abbinandogli i muscoli dell’ex laziale Diakitè. Niente da fare per Gucher in mediana (gli impegni con l’Austria hanno pesato) e perciò spazio agli italianissimi Gori e Sammarco. In attacco, infine, il tandem Ciofani-Castillo per un classico 4-4-2 che si venderà cara la pelle. Giusto una statistica in conclusione: l’Inter ha finorà schierato l’87% di stranieri (20 giocatori su 23) mentre il Frosinone il 75% di giocatori made in Italy (18 su 24). Buon posticipo a tutti.

INTER (4-2-3-1): Handanovic; Nagatomo, Miranda, Murillo, Telles; Melo, Kondogbia; Biabiany, Jovetic, Ljajic; Icardi. A disp.: Carrizo, Berni, Jesus, Palacio, Guarin, Montoya, Medel, Ranocchia, Gnoukouri, D’Ambrosio, Perisic, Brozovic.. All.: R. Mancini.

FROSINONE (4-4-2): Leali; Rosi, Diakité, Blanchard, Crivello; Paganini, Sammarco, Gori, Soddimo; Castillo, D. Ciofani. A disp.: Zappino, Gomis, Bertoncini, M. Ciofani, Gucher, Frara, Verde, Carlini, Longo. All.: R. Stellone.