2014
Inter, Fassone: «Avanti con la rivoluzione morbida»
INTER SERIE A FASSONE – Intervenuto nella trasmissione ‘Radio Anch’io lo Sport’, Marco Fassone, direttore generale dell’Inter, ha commentato l’ottimo gesto della società nerazzurra che, prima del match con la società di Cairo, ha voluto ricordare il Grande Torino con una foto apparsa sul maxi schermo: «Abbiamo voluto unire il ricordo del Grande Torino al compleanno dell’Inter. Un ottimo gesto, culminato, poi, con un successo importante sul campo».
PROGETTO – «Parlare di cantiere è sbagliato, ma siamo in un anno di transizione, culmine di un ciclo vissuto tra il 2006 e il 2010. Ci sono una serie di giocatori in scadenza, e con l’allenatore stiamo facendo le giuste valutazioni. Diciamo che il 2014/15 sarà il primo anno della nuova gestione, ma stiamo attraversando un momento normale: è successo anche alla Juventus e a tutte le altre squadre».
ZANETTI – «Il presidente ha dimostrato di avere un approccio non americano – cioè di cambiare tutto – ma più morbido, seppur determinato. Per quel che riguarda Zanetti, nell’incontro dell’altro giorno Thohir gli ha ricordato che, se vorrà, per lui ci sarà sempre spazio nella nostra famiglia. Adesso però siamo concentrati sul campionato: vogliamo raggiungere l’Europa, un traguardo molto desiderato dal presidente. Che, comunque, andrà avanti con la sua rivoluzione morbida».
EQUILIBRIO – «Thohir vuole far crescere dei giovani a cui affiancare campioni che, dall’alto della loro esperienza, possano aiutarli a migliorare. Campioni affermati, come dimostrato dall’acquisto di Vidic, e giovani di talento. Cambiasso? E’ un grande giocatore e anche ieri non ha perso occasione per dimostrarlo».
MAZZARRI – «E’ un eccellente allenatore, trasferisce esperienza e conoscenze in ogni singolo allenamento, il problema è che abbiamo dovuto attraversare un momento delicato anche per via delle vicende societarie. Credo che Mazzarri abbia fatto il massimo che un allenatore avrebbe potuto fare».
BILANCIO – «Quest’estate dovremo saper ridurre e smaltire molti dei debiti che abbia accumulato, anche perché il Fair Play Finanziario ci attende alle porte a ottobre. Abbiamo ridotto i salari e l’operazione è ancora lunga: i soldi ci sono, ma bisogna saperli investire bene. E’ l’unico modo che conosciamo per tornare ad essere competitivi».
ITALIANI – «Mazzarri è il punto di riferimento della nuova era nerazzurra. Appena può, Thohir lo incontra e discute con lui di svariate tematiche. Rientrando a disputare una competizione europea – e speriamo di farlo – otto su venticinque dovranno essere italiani, per cui dobbiamo adattarci in questo senso. Però il nostro nome, FC Internazionale, la dice lunga sulla nostra storia».