2016
Inter e Milan: ora la Cina fa sul serio
I due club di Milano nel mirino di società asiatiche: la situazione
Inter e Milan sono unite da un destino comune: sono finite nel mirino della Cina. Si sono moltiplicate le voci sui due possibili passaggi di proprietà e per entrambi i club meneghini si tratta di acquirenti che arrivano da Pechino. Le esperienze di Erick Thohir e James Pallotta non sono incoraggianti, ma si sono aperti comunque nuovi scenari e allora facciamo il punto della situazione.
INTER – In autunno Thohir si è rivolto alla banca d’affari Goldman Sachs per trovare un socio, aprendo alla possibilità di cedere la maggioranza, del resto è difficile trovare un imprenditore disposto a investire senza possedere più della metà delle quote. Altrimenti ci si deve accontentare solo di un partner commerciale, di un socio di minoranza. All’orizzonte per l’Inter c’è Suning Commerce Group, il colosso cinese nel mercato dei prodotti elettronici che controlla lo Jiangsu disposto ad investire 60-90 milioni di euro per partire dal 20%. L’ex patron Massimo Moratti punterebbe, invece, su Wang Jing della China Railways Construction, mentre Marco Tronchetti Provera spinge per Chem Cina. Bisognerà affrettare i tempi perché serve un aumento di capitale di almeno 50 milioni di euro entro autunno, perché la mancata qualificazione in Champions League sarebbe un problema e perché il 15 novembre Moratti vorrà cedere il 29,5% in suo possesso.
MILAN – Sfumata la pista Bee Taechaubol, che sembra ormai un uomo del passato, il Milan è finito nel mirino di un advisor americano – la Galatioto Sports Partners – per l’acquisto da parte di una cordata asiatica della maggioranza per 600-700 milioni di euro. La valutazione è inferiore rispetto a quella del broker thailandese, ma in questo caso c’è la certezza di un acquirente con capitali certi e quindi l’evoluzione dell’affare, secondo La Gazzetta dello Sport, potrebbe essere più rapida. La firma su un preliminare d’esclusiva potrebbe arrivare presto, poi scatterebbe l’analisi dei conti. Le discussioni con Fininvest sono in corso e lo scenario della due diligence è sempre più concreto.