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Dumfries dice tutto: «Primo giorno all’Inter? Pensavo di fare un foto e stringere mani, invece mi hanno messo subito in campo»

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Dumfries, esterno dell’Inter e della Nazionale olandese si racconta in un’intervista: «Inzaghi mi ha dato fiducia! Sulla Champions League…»

Nel corso di una lunga intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, l’esterno dell’Inter, Denzel Dumfries, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Le parole dell’olandese:

PRIMO CONTATTO– «Mi chiamò Piero Ausilio mentre giocavo a padel. Mi disse di lasciare la racchetta e correre a Milano. Aveva già parlato con Mino».

MINO RAIOLA– «Un uomo dolce. Ci ho messo un po’ a capirlo. Vedendolo frenetico e preso col lavoro, avevo timore a chiamarlo. Un giorno gliel’ho detto e mi ha risposto: ma sei matto? Chiamami quante volte vuoi, anche di notte».

SOSTITUIRE HAKIMI- «Achraf è fortissimo, ma non sentivo la pressione. Credo in me stesso e Inzaghi mi ha dato fiducia. Mi ha aiutato a essere più solido e a conoscere il calcio italiano. Non posso dire che sia un amico, perché è il mio coach. Però è una persona eccezionale, abbiamo un bellissimo rapporto. Anche se il primo giorno alla Pinetina non è stato il massimo».

PRIMO GIORNO ALLA PINETINA- «Pensavo di fare un paio di foto e stringere mani, invece mi hanno messo subito in campo. Ho aperto il borsone che avevo in auto e ci ho trovato dentro due scarpe sinistre. La destra ho dovuto farmela prestare».

LEGGI L’INTERVISTA COMPLETA DI DUMFRIES SU INTERNEWS24

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