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Inter, se anche la difesa inizia a sbandare la corsa Champions si fa durissima
Da punto di forza a punto di debolezza: la difesa dell’Inter non sta rendendo come ad inizio campionato. Calo fisiologico o c’è di più?
Riavvolgiamo il nastro. Due mesi fa l’Inter era serenamente sistemata ad un terzo posto solitario, con 7 punti di vantaggio sul Milan e 10 sulla Roma, oltre alla ripromessa di attaccare il Napoli. C’era da digerire l’eliminazione devastante dalla Champions ma una seconda parte di stagione con il preciso obbiettivo di consolidare lo status, in attesa di fare una squadra da scudetto l’anno seguente, complice il promettente arrivo di Marotta. Poi? Da dicembre negli oscuri meandri di Appiano Gentile ha iniziato a consumarsi una guerra interna fatta di intrighi, delitti sportivi, alleanze, lotte di potere, egoismi e ammutinamenti con in testa Icardi e la moglie Wanda. Otto punti nelle prime sette giornate del girone di ritorno e vantaggio sulle dirette concorrenti dilapidato.
A Cagliari, inoltre, sono arrivati segnali non incoraggianti. La difesa, vero punto di forza dell’Inter, ha deluso profondamente. Skriniar ha giocato la sua peggior partita da quando è a Milano causando il rigore (poi sbagliato da Barella) e non chiudendo tempestivamente sui gol cagliaritani. Idem dicasi per De Vrij, apparso mai così in difficoltà. A tre giorni dalla delicatissima sfida di Europa League contro l’Eintracht Francoforte Spalletti ha più di un grattacapo: stanotte potrebbe ritrovarsi fuori dalla zona Champions dopo un intero campionato passato in tranquillità al terzo posto. In più De Vrij-Skriniar, che forse stanno tirando il fiato dopo tante giornate ai massimi livelli, sono in calo. Cinque gol subiti nelle ultime due partite. Un dato che non farà dormire sonni tranquilli al tecnico toscano e sopratutto ai tifosi interisti.