2013
Inter, da Moratti a Thohir: dettagli e retroscena della svolta epocale
INTER MORATTI THOHIR – Dopo l’annuncio del passaggio delle quote di maggioranza da Massimo Moratti ad Erick Thohir un’onda di indiscrezioni e notizie si è scagliata sul mondo Inter per chiarire i dettagli della storica operazione portata (quasi) a termine. Proviamo, dunque, a far ordine:
IL PIANO – La cordata indonesiana alla guida dell’Inter ha le idee chiare su come riportare il club nerazzurro nell’élite del calcio: innanzitutto i 250 milioni di euro spesi per rilevare il 70% delle quote andranno nella società per ripianare le perdite. La stagione verrà chiusa con un “rosso” di 50 milioni di euro, ma il business plan ipotizza una situazione di equilibrio nel caso in cui venga centrata la qualificazione in Champions League. Il via alle operazioni bancarie per il trasferimento dei soldi è previsto in questi giorni.
ASSETTO – Il CdA dovrebbe essere formato da otto persone: per la famiglia Moratti, AngeloMario (possibile vicepresidente), Rinaldo Ghelfi e lo stesso Massimo Moratti, a meno che non decida di non fare il presidente; per gli indonesiani Erick Thohir, Rosan Roeslani, Handy Soetedjo, Thomas Shreve, destinato a essere l’uomo forte dell’azienda, con delega per la parte finanziaria e potere di firma al fianco dell’attuale direttore generale Marco Fassone, e un mister X. In merito a quest’ultimo si parla di un manager italiano di fiducia degli indonesiani o di Jason Levien, avvocato statunitense legato a Thohir. Dopo l’assemblea dei soci del 28 ottobre, Moratti ne convocherà un’altra per definire l’operazione con gli indonesiani, che a quel punto avranno la maggioranza. Ma almeno per questa stagione sportiva Moratti manterrà le deleghe e la presidenza. Il cambiamento sarà graduale.
FUTURO CON BAKRIE – Non è da escludere l’ingresso dei Bakrie e degli uomini di riferimento della famiglia Visé, cioè Roberto Regis Milano, vicepresidente esecutivo del club di seconda divisione belga, e Giuseppe Accardi, direttore sportivo di tale club.