2020

Inter cicala, ma i numeri danno ragione a Conte: crea di più e subisce meno tiri rispetto al 2019

Pubblicato

su

L’ennesima caduta dell’Inter ha messo ancora sul banco degli imputati Conte: eppure le statistiche dei nerazzurri sono migliori dell’anno scorso

Sembra incredibile, ma è così: l’Inter 2020/21 ha numeri abbondantemente migliori rispetto a quelli raccolti nello stesso periodo del 2019. Prendendo in esame le prime sei gare di Serie A e le prime tre di Champions League, i dati regalano non poche sorprese.

L’isteria generalizzata del tifo nerazzurro è all’ordine del giorno dopo la sconfitta di Valdebebas. L’hastag #conteout imperversa sui social e testimonia una volta di più quanto il mero risultato possa ingannare. Vero, i punti non sono quelli auspicati in entrambe le competizioni, ma l’analisi statistica e delle prestazioni deve indurre alla calma. E all’ottimismo.

Perché se la classifica è ciò che più conta, per valutare il rendimento di una squadra non si può prescindere dal raffronto tra occasioni create e occasioni subite. In questo caso, semplifichiamo al massimo il concetto mettendo in risalto il numero complessivo dei tiri realizzati e di quelli concessi.

Nove sinora le gare disputate dai nerazzurri in questa stagione con un bottino di 149 conclusioni all’attivo e appena 72 regalate alle rivali. Tradotto, l’Inter calcia in media verso la porta più del doppio rispetto agli avversari di turno. Si va dal 12-12 nel computo totale con Real Madrid e Lazio, ai clamorosi 25-5 contro il Parma, 12-4 contro lo Shakhtar, 17-6 contro il Gladbach e 18-11 con il Milan. Tutte sfide che i nerazzurri non hanno vinto o addirittura hanno perso come nel caso del derby.

Facendo un balzo indietro nel tempo al 2019, ecco l’ulteriore sorpresa nei numeri: nelle prime sei gare di campionato, tutte vinte dai ragazzi di Conte, e nelle prime tre di Champions, con quattro punti in cassaforte, l’Inter calciò in porta complessivamente 137 volte mentre subì ben 104 conclusioni. Dunque, nel 2020 c’è un +12 alla casella tiri tentati e un incredibile -32 alla casella tiri subiti. Incredibile davvero, perché i nerazzurri hanno in realtà incassato ben 10 reti in più dell’anno passato: 15 ora, appena 5 nel 2019. E con avversari tutto sommato assimilabili per livello e valore.

Ma in sostanza, cosa significano questi numeri? Innanzitutto che l’Inter non è peggiorata in termini di equilibrio, anzi, statisticamente è di molto migliorata. L’atteggiamento più offensivo ricercato da Conte sta sin qui ripagando sulla quantità, ma non ancora sulla qualità. Vuoi per errori marchiani dei singoli, dal retropassaggio di Hakimi alle sciocchezze di Vidal o Kolarov, vuoi per un pizzico di sfortuna che ha pregiudicato parecchi risultati.

La squadra nerazzurra sta seminando tantissimo e raccogliendo pochissimo, una cicala a tutti gli effetti. Insomma, sta mancando quella piccola scintilla necessaria ad accendere il fuoco. Quella cura maniacale dei dettagli e degli episodi che stanno regolarmente voltando le spalle alla squadra di Antonio Conte. Ma questo non significa che sia tutto da buttare, parafrasando la celebre massima del film “Il Corvo”: non può piovere per sempre.

Exit mobile version