2017

Inter, c’è il via libera di Suning: a gennaio arriverà un centrocampista

Pubblicato

su

A prescindere dal fair play finanziario, Suning prenderà un centrocampista con le caratteristiche di Nainggolan o Vidal. Dove? Occhio al mercato sudamericano…

I 9 punti conquistati in 3 partite hanno ri-acceso l’entusiasmo dei tifosi interisti dopo un mercato estivo sottotono. Anche la dirigenza nerazzurra si è accorta di questo cambiamento e a gennaio è pronta a rinforzare la rosa, assicurando a Spalletti e tifosi una squadra da primi quattro posti in campionato.

Il primo obiettivo è un centrocampista di gamba che sappia spaccare in due il centrocampo avversario, dal gol abbastanza facile. Ciò che prima dell’improvviso stop economico di Suning era stato di fatto cercato nei vari Nainggolan, Vidal e Naby Keita, tutti obiettivi concreti di Sabatini e Ausilio. L’attuale reparto centrale nerazzurro è dotato di esperienza, solidità e discreta tecnica, manca però di dinamicità e rapidità. Il casting è iniziato, Spalletti ha avuto garanzie in questo senso. Gli uomini mercato nerazzurri si stanno muovendo su vari fronti, perché molto dipenderà inevitabilmente dal budget a disposizione. Occhio al mercato sudamericano: non è un caso che ad agosto si sia deciso di non “occupare” l’ultima casella degli extracomunitari.

Il secondo obiettivo, non prioritario, è quello che riguarda il difensore centrale. Massima fiducia per il momento a Ranocchia, D’Ambrosio (quando tornerà Cancelo) e Vanheusden, alternative alla coppia titolare Skriniar-Miranda. A meno di infortuni gravi, non è affatto scontato che a gennaio arrivi un nuovo centrale. La filosofia del club è abbastanza chiara: piuttosto che comprare dei «tappabuchi», fiducia a chi c’è. Se poi, ma più facilmente a giugno, si presenteranno le giuste condizioni si cercherà di prendere il profilo giusto. Vale a dire un giovane (piace sempre molto Issa Diop del Tolosa) pagabile a rate.

Resta da tenere in considerazione il patto con l’Uefa, visto l’obbligo di chiudere a zero il saldo al prossimo 30 giugno. La strada, oltre a quella di ulteriori cessioni, resta cercare l’aumento dei ricavi. “Poi c’è il tema cinese, legato alla virata dello scorso luglio con cui il governo ha ristretto (ma non proibito) gli investimenti all’estero in ambito sportivo. Suning ha dovuto adeguarsi e resta in attesa di capire se l’input di Pechino sarà a breve termine o invece durerà più a lungo. Importante in questo senso sarà il congresso del partito comunista cinese in programma il 18 ottobre, tre giorni dopo il derby”.

Exit mobile version