2011
Inter, Casiraghi: “Juan e Lucas forti. Rammarico Pato…”
L’Inter si muove sul mercato dei giovani e guarda al futuro per ringiovanire la rosa per toranre a lottare per obiettivi importanti. Per farlo, pero`, si deve affidare al giudizio di svariati osservatori e talent scout, di cui il responsabile e` Pierluigi Casiraghi, omonimo dell’ex C.t. dell’Under-21 ed attaccante di Juve e Lazio. Il dirigente dei nerazzurri e` un ‘giramondo’ ed e` sempre sul campo per seguire i suoi obiettivi. Casiraghi ammette di avere un “buon feeling con Branca ed Ausilio, sono bravi e la velocita` d’azione aiuta”.
Casiraghi e` stato in Brasile per individuare i nomi che potrebbero fare comodo all’Inter, in primis Lucas del Sao Paulo e Juan Jesus dell’Internacional de Porto Alegre, eredi naturali rispettivamente di Sneijder e dei vari Samuel e Lucio. Del difensore dice: “e` bravo, un centrale con un gran fisico e un bel piede mancino”, mentre per quanto riguarda il trequartista cercato da mezza Europa, ammette: “pensate che lo avevo visto quando aveva 16 anni. Allora si chiamava Marcelinho e giocava centrocampista centrale: sono sincero, non mi aveva impressionato. Al Sudamericano, con un altro nome e soprattutto un altro ruolo, invece era bravissimo”.
Casiraghi e` anche l’autore di colpi che ora stanno facendo bene nel presente dell’Inter, come Castaignos e Coutinho, ma anche calciatori del recente passato nerazzurro, come Pandev, Biabiany, Andreolli, Martins e Bonucci.
Infine, una battuta sul suo principale rammarico, ossia Alexandre Pato: “Ero andato a vedere Sidnei, difensore ora al Besiktas. Un giorno pero` porto` con se` questo ragazzino e me lo presento` come Alexandre: cenammo insieme e il mattino successivo lo vidi in allenamento. Era un fenomeno, da prendere, anche perche` non aveva ancora un contratto ‘vero’. Dopo pochi giorni, pero`, segno` all’esordio contro il Palmeiras e fece un gran Mondiale Under-20 in Canada. L’Internacional lo convinse a prolungare il contratto e per acquistarlo l’Inter avrebbe dovuto prendere anche un altro giocatore di Gilmar Veloz, Emerson. Servivano 30-35 milioni e noi avevamo Balotelli…”.