Inter, Branca: “Nessuna paura per il possibile sorpasso della Roma”

Il direttore sportivo dell’Inter, Marco Branca, intervistato ai microfoni di Sky Sport al termine della partita contro la Fiorentina ha rilasciato alcune dichiarazioni per commentare il risultato: “Champions distrazione? Non so, perchè noi tentiamo a fare tutte le partite al massimo della nostra disponibilità . Forse incoscientemente questo è vero, ma come professionisti dobbiamo combattere questa cosa inconscia. Roma o Milan? Non siamo preoccupati o pensiamo a quello che fa la Roma che deve giocare domani. Noi oggi abbiamo giocato contro un’ottima squadra, potevamo anche vincere questa partita, abbiamo fatto quello che dovevamo. Lungo black-out nel mezzo? Io non sono d’accordo, perchè nel primo tempo, dopo il gol subito, quando stavamo giocando bene, abbiamo sempre tenuto la palla ed abbiamo creato molte situazioni per essere molto pericolosi e chiaramente a volte in contropiede la Fiorentina è stata un po’ più pericolosa. Stankovic? Un indurimento muscolare per cui abbiamo preferito non rischiare. Chivu non era pronto mentalmente per la partita? Non credo che sia dipeso dal fatto che non pensava a giocare, perchè chi va in panchina sa che può entrare dopo cinque minuti se un compagno di fa male. Ha affrontato un cliente difficile, ma non ha fatto nemmeno grandi danni. Il secondo gol subito? Probabilmente ci siamo rilassati perchè di solito siamo organizzati benissimo, soprattutto nei dettagli, sono cose che possono capitare nel calcio e abbiamo sprecato, perchè non mancava tantissimo alla fine della partita, ma anche sul calcio d’angolo concesso non siamo stati concentrati come tutte le altre volte. Timore che il sorpasso della Roma possa incidere sulla mente dei giocatori? No, non c’è paura, non c’è questo timore, ma siamo consapevoli che ci sia la possibilità  matematica. Quando torna a parlare Mourinho? Vuol dire che non vi divertite con me (ride, ndr). Ve lo farò sapere (ride, ndr). Lui non ritiene di dover rinunciare, credo che abbia scelto di rinunciare, non è un dovere per lui. Comunque, porterò il vostro messaggio.”