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Inter e Bologna ricordano il grande Arpad Weisz – FOTO

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Inter-Bologna, il ricordo di Arpad Weisz nel giorno della riapertura dei settori di San Siro, chiusi dopo la vergogna dei cori razzisti

Inter e Bologna rivali in campo, ma unite nel ricordo di un baluardo dello sport e di valori più alti dell’umanità. In occasione della partita di San Siro, le due società hanno ricordato Arpad Weisz, ucciso dalla follia nazista ad Auschwitz nel 1944. L’allenatore ebreo-ungherese era stato prima giocatore tra le fila nerazzurre, poi allenatore di Inter e Bologna. L’iniziativa portata avanti dalle società ha visto la consegna delle maglie col numero18 di entrambe le squadre, al presidente onorario del Memoriale della Shoah, Ferruccio De Bortoli. Insieme alle maglie di Inter e Bologna, anche quelle di Alessandria, Novara e Bari, squadre in cui Arpad Weisz ha militato. Nella sua carriera da allenatore, Weisz ha vinto uno scudetto con l’Inter (1929/1930) e due con il Bologna (1935/1936-1936/1937), trionfando con i felsinei anche nel prestigioso Torneo dell’Esposizione a Parigi, assimilabile ad un’odierna Champions League.

La scelta del numero non è banale, poichè nell’alfabeto ebraico il 18 vuol dire vita: infatti lo spirito dell’allenatore ungherese rivive oggi in un San Siro con circa 50.000 spettatori, attraverso la proiezione di un video sulla mostra «Arpad Weisz. Se il razzismo entra in campo». E rivive in uno stadio di nuovo pieno, dopo aver scontato la squalifica per i vergognosi cori razzisti nei confronti di Kalidou Koulibaly. Sarà una coincidenza, ma la speranza è che questo sia davvero un nuovo inizio all’insegna della tolleranza e della fine, tanta auspicata, delle vergognose discriminazioni territoriali e razziste. Il sacrificio di Arpad Weisz non davrà mai essere vano.

 

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