2018

Le lacrime del bimbo che non potrà vedere Inter-Benevento: ecco la lettera del padre alla Figc

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Un giovane tifoso dell’Inter ha ricevuto per Natale un biglietto per il match di Coppa Italia col Benevento, ma non potrà vederla per i provvedimenti post Inter-Napoli

Triste storia che riguarda un giovane tifoso dell’Inter. Fabio Mazzulla, bambino di 7 anni e originario di Benevento, non potrà seguire la sua squadra del cuore. Il ragazzino aveva ricevuto come regalo di Natale un biglietto per Inter-Benevento, match di Coppa Italia. Purtroppo, il Giudice sportivo ha deciso di punire i nerazzurri impedendo agli spettatori di seguire il team nei suoi match casalinghi dopo i fatti di Inter-Napoli. A pagarne le conseguenze sono gli incolpevoli come il piccolo Fabio, che ha pianto disperatamente una volta appresa la notizia delle porte chiuse per la sfida tanto desiderata.

Il padre del ragazzo, Daniele, ha inviato una lettera a Figc, Coni, Lega Serie A e Lega Serie B. Ecco le parole del genitore che fanno riflettere:«Mi chiamo Daniele e sono papà di Fabio (beneventano di anni 7) che ha ricevuto da Babbo Natale come regalo un biglietto per la gara Inter-Benevento in programma il prossimo 13 gennaio. Ieri appresa la notizia che la gara sarà vietata ai tifosi di entrambe le società, Fabio ha pianto per 30 minuti, stessa durata della gioia incontenibile provata all’apertura della busta contenente il biglietto, emozione durata solo due giorni. Di getto ho scritto le righe che seguono, frutto della riflessione di un papà che ha visto infrangere le gioie di un innocente di fronte alla fredda decisione di un burocrate».

La lettera del padre del piccolo tifoso dell’Inter continua così:«Spero che non sottragga molto del vostro tempo e faccia riflettere per un …. futuro migliore e chissà ritornare sulla decisione assunta. Il fatto giusto è che si punisce l’Inter per i cori razzisti. E già qui si chiede: ma se i razzisti sono solo alcuni tifosi …gli altri che c’azzeccano? direbbe un politico da prima repubblica! Ciononostante accettiamo il Magistero calcistico che stimola un forte sentimento di solidarietà nel bene e nel male tra tifosi e squadra, tra scienza arbitrale e coscienza della responsabilità collettiva».

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