2009

Inter: Bia parla di Donati e Faraoni, il futuro nerazzurro

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L’Inter è preoccupata attualmente a pensare al presente ed a risolvere il nodo relativo alla conferma di Rafa Benitez a lungo termine in base ai successi della prima squadra, ma c’è anche un’Inter che cresce in attesa di avere la possibilità  di mettersi in mostra, come nel caso dei giovani Marco Davide Faraoni, arrivato in estate a parametro zero dalla Lazio, e Giulio Donati, mandato a Lecce per giocarsi le sue carte in Serie A.

Entrambi i giovani talenti, rispettivamente classe ’91 e ’90, sono gestiti da Giovanni Bia, noto agente sportivo, che ai microfoni di fcinternews.it ha parlato un po’ della situazione dei due e delle rispettive posizioni: “Come mai Donati a Lecce? Oltre che una scelta ponderata, andare al Lecce ha significato costruire un progetto di durata biennale: Giulio, infatti, è in prestito dall’Inter alla società  salentina. Alla fine del biennio, l’obiettivo è quello di maturare ed essere un giocatore da Lecce. Giulio ora non sta giocando tanto, ma contro l’Udinese ha riassaporato il campo. Credo che molto dipenda e dipenderà  da lui: da come si sente, da come sta, da quello che vuole fare. C’è anche l’Under 21, dove è già  conosciuto. Ripeto, è un progetto di durata biennale e Donati è stato scelto direttamente da mister De Canio. Da Lecce arrivano, comunque, solo buone notizie. La società  è contenta dell’impegno in allenamento e del comportamento fuori dal campo: di tutto insomma. Ovviamente, l’obiettivo è di aumentare presenze e minuti. Se potrà  andarsene a gennaio? Dipende da quello che vuole fare il ragazzo. A gennaio si potrebbero prendere anche altre decisioni che contemplino scelte differenti da quelle attuali, come quelle di un contesto sportivo diverso”.

Per quanto riguarda invece Faraoni, si attende un suo esordio in prima squadra dopo le tante belle parole nei suoi confronti: “Faraoni ha ormai ha raggiunto una forma fisica ottimale e la conferma l’ho avuto da un colloquio con lo staff nerazzurro. Purtroppo, ha dovuto fare fronte, nel giro di sei mesi, a due brutti infortuni: la rottura del crociato anteriore del ginocchio destro, dal quale si è ripreso questa estate; e poi ha contratto un virus in Egitto con l’under 20″.

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