2009

Inter, Benitez: “La tattica può essere una coperta corta…”

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Prima Serata con Rafael Benitez. Dalla semifinale alla finale del FIFA Club World Cup UAE 2010. Dalle h. 21, su Inter Channel, con Edoardo Caldara e Roberto Scarpini, il tecnico risponde alle domande dei tifosi che, in meno di 24 ore (il primo è arrivato alle h 22.04 di ieri), hanno inviato più di mille messaggi al canale tematico nerazzurro. Un appuntamento da non perdere e del quale, in esclusiva, www.inter.it può proporvi alcuni dei passaggi più significativi.

Tattica. “Eto’o sulla fascia sinistra ieri sera ha fatto un gran lavoro. In questo modo, avendo ritrovato Milito, possiamo proporre un attacco con tante soluzioni offensive, un modulo che può dare molto alla squadra. Premesso che più del sistema di gioco sono importanti l’intensità¡ e la concentrazione, non escludo mai a priori nessuna soluzione. Però, per esempio quella con il rombo, può prevedere due interpretazioni: o tanto possesso palla o tre centrocampisti che corrono molto. Ritengo che i nostri centrocampisti abbiano grandi qualità¡, ma non ancora molta energia, perchè alcuni di loro, per esempio Motta, sono al rientro dopo una lunga assenza. Per questo motivo, in questo momento, preferisco il 4-2-3-1. Ripeto: con il recupero di Milito abbiamo un attaccante che può aiutarci nel contropiede e nell’azione manovrata, che può portare verso il gol se stesso o i compagni di reparto, ma anche favorire l’inserimento dei compagni che arrivano da dietro, come è successo ieri sera con Stankovic e Sneijder. Comunque, siccome in Italia si parla molto di tattica, più che in Inghilterra e in Spagna, posso dirvi che, per ogni gara, preparo tre-quattro soluzioni: una di partenza e le altre per gli eventuali cambiamenti in corsa”.

ABU DHABI – “Abbiamo già¡ studiato un po’ il Mazembe e continueremo a farlo domani”. Rafael Benitez ha trascorso il pomeriggio libero nell’hotel che ospita il ritiro della squadra. Un po’ di riposo, ma anche molto lavoro in vista della finale di sabato contro il Tout Piussant Mazembe Englebert, la squadra della Repubblica del Congo che, prima nella storia, ha portato il calcio africano alla finale del FIFA Club World Cup. Anche di questo argomento, tra i più gettonato dai tifosi nerazzurri, il tecnico ha parlato durante Prima Serata, rispondendo alle domande dei tifosi nell’incontro moderato da Edoardo Caldara e Roberto Scarpini che andrà¡ in onda, a partire dalle h. 21, su Inter Channel.

Il Rispetto. “Il Mazembe sarà¡ un avversario completamente diverso da quello che abbiamo affrontato in semifinale. Si tratta di una squadra molto forte fisicamente, quasi una nazionale, visto che propone quasi tutti i migliori calciatori della Repubblica Democratica del Congo. Il più spettacolare di loro è il portiere, poi hanno un attaccante veloce, un centrocampo robusto. Soprattutto, sono un gruppo che lavora tanto, che non molla mai, che suda e corre anche quando sono stanchi. Lo hanno dimostrato nella partita contro i brasiliani, ma anche nelle gare della Champions League Africana che hanno vinto. Sono un avversario da rispettare, perchè non si arriva tanto in alto se non si ha qualcosa d’importante e delle buone motivazioni”.

La Calma. Molti i complimenti che i tifosi hanno inviato a Benitez, elogiando la calma e la signorilità¡ con la quale ha affrontato i momenti più duri. “Le critiche sono arrivate più dai giornalisti che dai tifosi, i tifosi che incontro qui ad Abu Dhabi sono molto carini e quelli di Milano hanno sempre dimostrare di sostenere la squadra e l’allenatore. E’ chiaro, chiedono vittorie, ma questo è abbastanza naturale. Diciamo, allora, che se vinciamo sarà¡ più facile per qualcuno cambiare parere”.

Ancora Tattica. A Benitez piace parlare di calcio con i tifosi che lo interrogano e ‘fanno gli allenatori’. Spiega, analizza, racconta: “Mi hanno sempre insegnato che, con qualsiasi squadra, la tattica è una coperta corta. Può lasciare scoperti i piedi o la testa, dipende. Per questo motivo dico spesso che sono la qualità¡ della coperta, le caratteristiche dei calciatori che fanno la coperta, l’energia, la determinazione, la concentrazione e lo spirito di sacrificio le qualità¡ che fanno o che possono fare la differenza”.

Fonte | Inter.it

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