2009

Inter, Ausilio parla delle mosse per Hazard e Sanchez

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Montecatini. Cerimonia di consegna del Premio Tommaso Maestrelli 2011. A poco più di 11 kilomentri da qui, 26 anni fa nasceva Giampaolo Pazzini, da cinque mesi bomber dell’Inter. Proprio dell’operazione di mercato che ha portato il Pazzo a Milano parla il direttore sportivo Piero Ausilio intervistato da Sky Sport 24. “Il come sia arrivato Pazzini all’Inter credo sia abbastanza chiaro: è stata un’operazione sviluppata velocemente, negli ultimi giorni di calciomercato. à? normale che l’Inter lo conosceva, lo abbiamo sempre seguito, è sempre stato un’idea, ma non era possibile metterla in pratica prima. Poi, quando è arrivata l’opportunità  non ci siamo fatti trovare impreparati. Siamo contenti di averlo preso e sappiamo che farà  ancora grandi cose con l’Inter”.

Tevez, Sanchez, Hazard. Sono tanti i nomi di campioni che vengono sottoposti al giudizio di Ausilio che però spiega: “A me non piace parlare di percentuali, dire che non si tratti di buoni giocatori significherebbe non essere onesti nè con il proprio lavoro nè con i giocatori stessi. Però, da qui a dire che ci sono operazioni di mercato in corso con questi tre calciatori, mi sembra eccessivo. Sanchez? Sarei bugiardo se dicessi che non c’è mai stato un contatto. A novembre, dicembre abbiamo fatto un tentativo ma è stata brava l’Udinese a pensare a lungo termine e a dire di no. Vediamo cosa accadrà  più avanti. Riprovarci a giugno? Non lo so, abbiamo ancora un impegno importante in questa stagione che crediamo sia stata comunque positiva. Chiuderla vincendo la Coppa Italia, però, sarebbe ancora più bello. Hazard? Oggi qualsiasi giocatore che fa quattro o cinque gol e ha un paio di articoli sui giornali che parlano di lui, sembra non possano costare meno di 25 milioni di euro…”. Ausilio parla anche della situazione di Ganso: “Si è parlato molto di questo nome sulla sponda Milan, l’Inter con lui non ha mai fatto un reale tentativo di acquisto. Lo seguiamo, ma dire che l’Inter è stata interessata in modo concreto al giocatore non corrisponde esattamente al vero”.

Pur sottolineando che “per pensare a dei giocatori che siano in entrata, si deve allo stesso tempo pensare a qualcuno in uscita”, Ausilio assicura che “si parla semplicemente di ritocchi, nulla di più. Vendere Maicon, Eto’o e Milito? Non credo, sono nomi importanti nel presente e nel futuro dell’Inter”. Inter che ha ancora libero il posto da extracomunitario: “à? solo uno – spiega il direttore sportivo nerazzurro -, quindi vedremo di tenerlo libero il più possibile, soprattutto ripensando all’anno scorso, quando il regolamento è stato cambiato in corsa”.

Ausilio conclude parlando di quella che è stata definita dal presidente Moratti come la settimana maledetta che ha scritto parte della stagione nerazzurra: “Mi fa più piacere parlare non di una, ma di due settimane perchè se non ci fosse stata quella pausa per le nazionali, durante la quale abbiamo mandato tantissimi giocatori in continenti diversi, mentre il Milan è riuscito ad averne molti a Milanello ad allenarsi, forse sarebbe andata diversamente. Sono cose che nel calcio contano, forse non è stato l’unico motivo, ma sicuramente ha inciso”.

Fonte | Inter.it

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