Editoriale
Inter-Atalanta, alla scoperta delle prime verità nascoste
La sesta giornata di Serie A propone in anticipo Inter-Atalanta, big match che potrà raccontarci una parte di verità sulle nerazzurre
Tutto fuorché un sabato interlocutorio nel sesto turno di Serie A che propone Inter-Atalanta nel suo menù giornaliero. La sfida tra le prima classificata e la terza della passata stagione irrompe sulla scena con propositi più che stuzzicanti di regalarci la verità, o quanto meno una parte di essa.
Perché i primi sussulti del campionato hanno fornito indicazioni contrastanti sullo stato di salute delle due formazioni nerazzurre, anche in controtendenza con le impressioni e le previsioni estive.
Il travaso da Conte a Inzaghi, da Lukaku a Dzeko, da Hakimi a Dumfries, da Eriksen a Calhanoglu ha portato meno sconquassi di quel che il popolo interista si immaginava. Anzi, l’Inter si è riscoperta sin qui più brillante, vivace e convincente al netto di una solidità che le colonne assicuravano e continuano ad assicurare. Skriniar piuttosto che De Vrij, Brozovic piuttosto che Barella i big tirati a lucido anche in questo mese di settembre.
Decisamente più sbiadito è parso invece il nerazzurro di Gian Piero Gasperini e dei suoi ragazzi. Non più la devastante macchina da guerra di un tempo, con quelle 6 reti realizzate nelle prime cinque giornate a rappresentare il minimo storico e sindacale. Addirittura un terzo rispetto alle 18 insaccate da Lautaro Martinez e compagni.
Senza la stella di Muriel e con i vari Malinovskyi, Ilicic e Miranchuk ancora ben lontani dai picchi di rendimento apprezzati nel recente passato, ecco che la sfida di San Siro arriva al momento giusto per schiarirci le idee. Gli orobici ambiscono a ritrovare se stessi e nulla di meglio dell’incrocio con i campioni d’Italia può restituirci la vecchia Dea.
Ma al contempo potrebbe essere gara-verità per il Biscione: un’altra prestazione di sostanza confermerebbe la candidatura di forza verso il bis Tricolore.