2012
Inter, ancora Zanetti: “Rio con la Seleccion? Sarebbe stupendo. Dirigente? Vedremo…”
INTER JAVIER ZANETTI – Arrivano altre dichiarazioni da parate del capitano dell’Inter, Javier Zanetti, al quale è stato assegnato oggi il premio dedicato alla memoria di Giacinto Facchetti. Questo quanto raccolto dal nostro inviato:
Il simbolo del club nerazzurro parla del suo arrivo all’Inter e della prima chiamata da parte di Moratti: “Prima di firmare con l’Inter mi chiamarono quasi a mezzanotte ed arrivo in questa grande sala con un enorme tavolo in mezzo, ed è stato l’inizio per me di una grande avventura, che ora lo posso dire, è stata fantastica. E ringrazio il popolo italiano, che mi ha accolto come un figlio, perché io mi sento italiano. Il mio primo stipendio? Era superiore ai 500.000 euro, sicuramente. Chi mi ha scoperto? Un po’ tutti, ognuno ha dato il suo parere. La decisione finale è stata presa dal presidente, ed è arrivata questa decisione che poi è stata finalizzata“.
Sul suo ruolo in campo: “Tanti allenatori mi hanno utilizzato in tanti ruoli. Nasco come terzino destro, ma in nazionale Bielsa mi ha schierato a cenetrocampo, ed è lì che mi sento più a mio agio e penso di potermi esprimere al meglio“.
Commentando esperienze passate con alcuni compagni ed il suo ruolo da leader nello spogliatoio: “Tra i miei compagni brasiliani, se ne ho trovato uno serio quanto me negli allenamenti? Tanti, tanti (ride, ndr). Se ho mai litigato con un compagno? È capitato, ma finisce lì. Magari dico cosa penso, ma non mi piace litigare. Ho detto dove alcuni sbagliavano, penso siano cose che servano per crescere”.
Infine, sul sogno di chiudere con la maglia dell’Argentina durante i Mondiali di Rio del 2014: “Con Sabella c’è un grande rapporto. La nazionale sta andando molto bene, ma devo rispettare il gruppo che la compone adesso. Se arrivasse una chiamata, sarei felicissimo, ma ora penso all’Inter. Sarebe comunque una maniera molto bella per chiudere“.
Chiosa finale su un potenziale ruolo ‘alla Facchetti’ all’interno dell’Inter una volta che deciderà di appendere le scarpette al chiodo: “Non lo so. Credo che ancora mi diverto all’interno del campo da gioco. Dopodiché, con totale tranquillità e serenità, parlerò con il presidente, col quale ho un grande rapporto, e vedremo cosa sarà meglio per me e per l’Inter“.