2020
Inter, 5 motivi per crederci davvero
Dopo anni di difficoltà l’Inter di Antonio Conte è finalmente pronta a dare l’assalto alla Juventus per la conquista dello scudetto.
Dopo anni di difficoltà l’Inter di Antonio Conte è finalmente pronta a dare l’assalto alla Juventus per la conquista dello scudetto. Gli investimenti tecnici e la continuità della guida di Conte potrebbero diventare l’arma vincente nella sfida contro la Juve che rischia di perdere il primato della Serie A essendosi affidata all’inesperto Pirlo.
A sostegno di questa tesi ci sono le quote degli esperti di scommesse sportive che vedono la squadra nerazzurra principale indiziata nella conquista dello scudetto. A inizio estate la Juventus era in testa nei pronostici con il 57% delle puntate, seguita dall’Inter con il 23%, dal Napoli con l’11% e dal Milan col 3%.
Diversa è la situazione ad inizio settembre. La fiducia nella vittoria finale della Juventus è crollata: la squadra bianconera è stata scelta solo dall’11% degli scommettitori a fronte del 54% che hanno deciso di puntare sull’Inter. Praticamente immutate le scelte su Napoli al 14% e Milan al 3%.
Nello scorso campionato l’Inter ha lottato fino alla fine per riuscire a strappare lo scudetto ai bianconeri, dimostrando una netta crescita rispetto alle stagioni precedenti e gettando le basi per poter puntare allo scudetto nel 2020-21. Inoltre, non bisogna dimenticare che i nerazzurri in questa stagione sono riusciti anche a farsi notare in una competizione europea riuscendo ad arrivare in finale di Europa League, persa contro il Siviglia, ma riportando in auge la società anche a livello internazionale.
Facendo una buona campagna acquisti, mirata e sensata, proprio come parrebbe intenzionata a fare, e con una buona dose di fortuna, i nerazzurri potranno mettere maggiormente in difficoltà la Juve nel prossimo campionato che si annuncia molto più equilibrato.
Gli acquisti
Tra i motivi principali che spingono l’Inter a tanto ottimismo ci sono gli acquisti. L’ultimo in ordine di tempo è stato Arturo Vidal. Il centrocampista cileno si trasferisce in nerazzurro a titolo definitivo dal Barcellona.
L’arrivo del cileno all’Inter cambia ovviamente le gerarchie in quel reparto, considerando quanto il tecnico abbia voluto l’ex Barcellona. Non è assolutamente in discussione infatti il suo posto da titolare, sia in un 3-5-2 che nel 3-4-1-2. Il giocatore che probabilmente risentirà meno dell’arrivo di Vidal, è Nicolò Barella. Per il centrocampista sardo non servono biglietti da visita: si sa calare perfettamente tanto nel ruolo di mezzala nel 3-5-2, che in quello di mediano in un 3-4-1-2, e lo ha dimostrato anche durante la passata stagione, esplodendo nella fase finale di Europa League. L’altro pupillo di Conte, insomma, non dovrebbe vedere il suo minutaggio ridimensionarsi più di tanto.
Discorso totalmente diverso si potrebbe però fare per altri 3 giocatori: Eriksen, Nainggolan e (in parte) Sensi. Il danese, con l’arrivo di Vidal, è quello che rischia di vedere il campo meno di tutti. Paga il fatto di non essere mai riuscito a capire come sistemarsi nel 3-5-2 che ormai è il vestito più adatto per l’Inter e il non aver mai saputo lasciare il segno anche quando Conte gli ha provato a modellare addosso l’altro modulo.
La freccia Hakimi
Il vero colpaccio di questo mercato nerazzurro è quello di Achraf Hakimi. La fascia destra del 3-5-2 (o possibili varianti) sarà sua. Candreva prima, D’Ambrosio poi e Moses a spezzoni si sono spartiti il minutaggio in uno dei ruoli più preziosi nel credo calcistico contiano. Il marocchino entra a gamba tesa ed è pronto a fare piazza pulita. L’Inter ha conosciuto sulla sua pelle quanto Hakimi possa essere un fattore, un attaccante aggiunto grazie alla sua progressione devastante palla al piede: il 5 novembre scorso i nerazzurri uscirono sconfitti 3-2 dal Signal Iduna Park (o, più semplicemente, Westfalenstadion) dopo essere andati avanti 2-0 nel primo tempo con le reti di Lautaro Martinez e Vecino. Sconfitta su cui è impresso il marchio del marocchino, autore di una doppietta che lo ha fatto definitivamente conoscere al mondo.
L’Inter si è mossa in anticipo, ha lavorato nell’ombra e si è assicurata un giocatore di soli 21 anni che ha già dimostrato di poter essere determinante ad altissimi livelli. Un mix potenzialmente perfetto per il presente e per il futuro del club nerazzurro.
L’esperienza di Kolarov
Chiudiamo con Aleksandar Kolarov. Il terzino sinistro è arrivato dalla Roma per apportare quella dose di esperienza e qualità che Antonio Conte aveva chiesto. Nel corso della sua carriera il 34enne serbo ha infatti dato prova di duttilità occupando diverse posizioni oltre a quella naturale di laterale sinistro, sia nella difesa a quattro che in quella a tre.