Insulti omofobi, ma nessun provvedimento - Calcio News 24
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2016

Insulti omofobi, ma nessun provvedimento

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Insulti omofobi durante una partita Juniores da parte dei giocatori del Volpiano verso i tredicenni del Settimo

Davvero uno spiacevole episodio quello che vede coinvolti i giovani del Volpiano, colpevoli di aver apostrofato i Giovanissimi B del Settimo con epiteti omofobi a causa del colore della loro casacca fucsia. Il Settimo, però, nonostante sia molto dispiaciuto per l’evento, ha deciso di non compiere alcun atto ufficiale né in Federazione né in Procura. Il Dirigente Elio Tavaglione è intervenuto ai microfoni per spiegare la situazione:«Non abbiamo assolutamente nulla contro il Volpiamo. La nostra unica intenzione era che l’educazione ed il rispetto devono sempre essere presenti sui campi da calcio, soprattutto nei confronti dei bambini». Intanto arrivano attestati di solidarietà da tutta Italia, soprattutto dalla squadra di Racala, provincia di Lecce,sodalizio che indossa allo stesso modo la casacca fucsia.

NOTIZIA DALLA PROCURA – Dalla Procura d’Ivrea, competente sul territorio, arriva la notizia che nessun fascicolo è stato aperto sui presunti insulti. Non è arrivata nessuna denuncia né l’arbitro ha riportato qualcosa nel suo referto. Intanto il segretario del Volpiano, Enzo De Benedittis, è intervenuto ai microfoni:«Siamo dispiaciuti per gli epiteti lancia da alcuni dei nostri giocatori: è un fatto grave. Precisiamo, però, che non ci sono stati sputi e insulti razzisti. Il nostro dirigente si è già scusato e sta provando a mettersi in contatto con il presidente del Settimo».

PAROLA AI GIOCATORI – Arrivano anche le parole del portiere del Volpiano:«E’ vero, abbiamo commentato il colore delle loro maglie. Non dovevamo usare termini volgari. Ma non ci sono stati né sputi né insulti razzisti: anche perché tra i nostri compagni ci sono due calciatori di colore». Secondo il Settimo, però, l’unico giocatore a scusarsi sarebbe stato Matteo VardèHo visto tutta la scena e mi sono fermato per scusarmi a nome di tutto il gruppo. Era mio dovere farlo». Intanto l’Arcigay lascia un comunicato:«Episodio davvero grave, sintomo di un clima davvero rischioso per i giovani».

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