Il Napoli vola, ma ha ancora Insigne e Callejon non al meglio della forma: segnano poco e adesso, forse, dovranno “sostituire” Mertens nello scacchiere di Sarri

Il Napoli vince a Benevento e convince solo dopo i primi venti minuti. Subisce l’irruenza dei padroni di casa, ma poi amministra la partita. Una bella vittoria che rilancia Maurizio Sarri al primo posto ma che mette in ansia per le condizioni di Dries Mertens. Se non dovesse giocare il belga, Sarri non avrebbe troppe opzioni là davanti, a meno di accentrare uno tra Lorenzo Insigne (difficile) o José Maria Callejon (più probabile). Da Insigne e Callejon deve ripartire il Napoli, paradossalmente sono i due giocatori che devono dare di più in un momento che si annuncia decisivo.

Ben inteso, sia Callejon sia Insigne stanno facendo una stagione ad alti livelli. Però un po’ mancano sotto porta, lo dicono le statistiche. Insigne è a cinque gol in campionato, Callejon a sei, entrambi hanno segnato la maggior parte delle loro reti nelle prime dieci di campionato. Dal primo dicembre, giorno della sfida con la Juventus, Insigne ha fatto gol solamente contro la Sampdoria mentre Callejon è andato a segno solo col Verona nel finale. Meglio invece gli assist, Insigne è a due, Callejon è a tre nelle ultime tre gare. La situazione non è affatto grave, ma potrebbe essere migliore.

Dall’altro lato della medaglia sta un ragionamento diverso. Se il Napoli vince con Insigne e Callejon a secco, figuriamoci quando torneranno a segnare. Il calcio non è una scienza esatta e quindi è ancora tutto avvolto dai dubbi, ma sta di fatto che un Napoli con Insigne e Callejon al top è difficile da fermare. Adesso ci sarà la Lazio, una squadra a cui tutti e due in passato hanno già segnato gol belli e importanti. Poi il Lipsia, in cui forse qualcuno riposerà. Ma in assenza di Mertens – i tifosi facciano gli scongiuri – serve che uno dei due si sblocchi subito.