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Inghilterra Danimarca: Kane da regista, l’Italia prenda appunti… – ANALISI TATTICA

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La superba prestazione di Kane in Inghilterra Danimarca deve mettere in guardia l’Italia sulle sue capacità di essere determinante da rifinitore

L’Inghilterra torna, vincendo contro la Danimarca solo ai supplementari, nella finale di una competizione. Non è un caso che ciò sia avvenuto nella prestazione migliore di Kane in questi Europei. Criticato dalla stampa dopo le prime partite, il centravanti inglese è tornato via via sempre più incisivo. Oltre al gol decisivo (su ribattuta dopo aver sbagliato il rigore), il Kane che abbiamo visto ha dato sfoggio di tutte le sue qualità, rivelandosi determinante per l’intera fase offensiva inglese. La punta del Tottenham è stato un vero e proprio regista in zona di rifinitura, soprattutto nel momento in cui i suoi compagni faticavano a trovare spazi.

La Danimarca era tanto compatta quanto aggressiva, bloccava bene il centro e impediva all’Inghilterra di verticalizzare per vie interne. Fino a quando è salito in cattedra Kane. L’attaccante veniva molto incontro, con smarcamenti che la Danimarca faticava a leggere. I mediani, senza che i difensori accorciassero, erano in inferiorità numerica, non supportati da una retroguardia troppo passiva.

Kane era quindi libero di sfoggiare il suo talento, con l’azione dell’autogol di Kjaer che ben sintetizza le sue qualità. L’inglese viene incontro, con Saka e Sterling che stringono la propria posizione e vanno ad attaccare gli spazi. Kane, da centravanti, diventa quindi rifinitore/trequartista. La Danimarca ha faticato molto a leggere i suoi smarcamenti: basti pensare che Kane ha ricevuto 42 palloni, 16 in più del suo precedente record di Euro 2020. Ciò dimostra come i compagni siano riusciti a innescarlo bene. L’attaccante del Tottenham era eccezionale nel creare soluzioni di passaggio, verticalizzare o allargare l’azione con cambi di gioco precisi.

Con Mount ancora una volta un po’ oscurato, è stato Kane il principale accentratore della fase offensiva. In attesa della finale, Mancini dovrà lavorare soprattutto per impedire le ricezioni del centravanti inglese, perché dai suoi movimenti a uscire dipende la quasi totalità della rifinitura di Southgate.

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