2016

Fratelli di Perin: i giocatori infortunati prima di un Mondiale o di un Europeo

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Perin è solo l’ultimo di una lunga serie di giocatori infortunati a pochi mesi da Mondiali o Europei

Mattia Perin sarà costretto a stare lontano dai campi di gioco per 5-6 mesi a causa della rottura del legamento crociato anteriore con interessamento meniscale esterno del ginocchio destro. Il portiere del Genoa è stato operato a Roma e tornerà in campo nella prossima stagione. Perin sarà costretto dunque a saltare l’Europeo che si terrà in Francia dal 10 giugno al 10 luglio: il portiere, da sempre nell’elenco dei convocati di Antonio Conte, sarebbe sicuramente stato chiamato per la kermesse francese ma Perin sarà costretto a fare il tifo da casa a causa del brutto infortunio rimediato sabato scorso a Reggio Emilia contro il Sassuolo dopo uno scontro fortuito con il proprio compagno di squadra Munoz. Perin non è il primo e sicuramente non sarà l’ultimo calciatore costretto a saltare un Europeo o un Mondiale a causa di un brutto infortunio. Ne sa qualcosa Riccardo Montolivo, infortunatosi nel corso dell’ultima amichevole dell’Italia pre-Mondiale 2014 contro l’Irlanda e costretto a dare forfait per la frattura della tibia.

GLI INFORTUNATI ECCELLENTI ITALIANI – Insieme a Montolivo, nel 2014, Cesare Prandelli fu costretto a rinunciare anche a Giuseppe Rossi. E’ il 5 gennaio del 2014: la Fiorentina gioca contro il Livorno. In uno scontro con Rinaudo, Pepito si procura la lesione del collaterale del ginocchio destro con sollecitazione del crociato: 4 i mesi di stop, addio al Mondiale in Brasile e carriera in pericolo dopo il terzo terribile infortunio al ginocchio destro. Nel 2008 Fabio Cannavaro, campione del Mondo da capitano nel 2006, non partecipò all’Europeo per una grave distorsione alla caviglia sinistra con interessamento del legamento dopo uno scontro in allenamento con Chiellini. Nel 2002 Gianluca Pessotto, protagonista a Euro 2000, fu costretto a saltare la spedizione italiana in Corea a causa della rottura dei legamenti e sempre nel 2002 Giovanni Trapattoni decise di non convocare Roberto Baggio dopo un recupero record dalla rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro con lesione del menisco interno rimediata durante Parma-Brescia di coppa Italia di febbraio. Dopo 77 giorni dall’intervento Baggio tornò in campo contribuendo alla salvezza del Brescia con un gol decisivo nell’ultima partita di campionato ma nonostante gli 11 gol segnati in 12 partite non convinse il Trap che lo riteneva non completamente ristabilito dall’infortunio e non in forma ottimale.

DAL 2000 AL ’70 – Ad Euro 2000 invece non ha mai partecipato Gigi Buffon. Il portiere, all’epoca del Parma, era il titolare della nostra Nazionale ma non poté scendere in campo nella kermesse europea a causa di un brutto infortunio nell’ultima amichevole giocata ad Oslo contro la Norvegia. Buffon riportò la frattura spiroide composta del terzo metacarpo della mano sinistra e fu costretto a lasciare la sua maglia da titolare a Francesco Toldo. Il portiere non si comportò tanto male parando tre rigori nella semifinale contro l’Olanda e aiutando la Nazionale alla a raggiungere la finale, poi persa contro la Francia. Portieri sfortunati per gli azzurri. Nel ’98 Gianluca Pagliuca prese il posto di Peruzzi a causa di un infortunio in allenamento del portierone ex Juventus e Lazio mentre Fabrizio Ravanelli, convocato da Cesare Maldini, non partecipò alla spedizione in Francia a causa della rosolia e fu sostituito da Enrico Chiesa. Prima degli Europei del 1996 Ciro Ferrara si infortunò nell’amichevole di rifinitura giocata a Cremon , e venne sostituito dal promettente Nesta. Pochi giorni prima un altro azzurro, Antonio Conte, aveva alzato bandiera bianca per un infortunio nella finale Champions Juve-Ajax (fu convocato Rossitto al suo posto). Volando nel tempo, nel 1982 Roberto Bettega aveva il posto stra-assicurato nella squadra di Enzo Bearzot, ma saltò quasi tutta la stagione dopo un infortunio in Juventus-Anderlecht. Il ct lo aspettò sino alla fine, ma l’attaccante non recuperò e il suo posto ai mondiali di Spagna venne preso dal cagliaritano Franco Selvaggi, che divenne campione del mondo senza mai scendere in campo; nel ’70 Pietro Anastasi non fu convocato a Messico ’70 e saltò anche la ‘partita del secolo’, il 4-3 con la Germania a causa di un colpo al basso ventre ricevuto per scherzo dal massaggiatore Tresoldi, dovette subire un’operazione ai testicoli.

GLI STRANIERI – Tanti anche gli esclusi eccellenti dell’ultimo momento delle altre Nazionali. Il Mondiale 2014 è stato quello delle grandi assenze. La Germania è stata costretta a rinunciare ai due giocatori del Borussia Dortmund, Gundogan (distorsione alla spina dorsale) e Marco Reus (out per un problema alla caviglia sinistra nell’amichevole contro l’Armenia a poche settimane dal fischio d’inizio del Mondiale che avrebbe poi decretato la vittoria dei tedeschi), la Colombia alla stella Radamel Falcao per un brutto infortunio (rottura del legamento crociato in Coppa di Francia a gennaio), la Francia a Ribery per problemi alla schiena, l’Olanda a Strootman per il brutto infortunio al ginocchio, l’Inghilterra a Walcott per la rottura del crociato. Nel 2010 i vari Ballack, Nani ed Essien hanno rinunciato alla convocazione a pochi giorni dalla competizione sudafricana, mentre Fabio Capello, ct dell’Inghilterra, fu costretto a lasciare a casa David Beckham, per la rottura del tendine d’Achille e Rio Ferdinand per un problema al crociato.

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