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Infortuni Serie A, l’esperto: «Non dipende solo dal lavoro in campo, fondamentale gestirsi a casa»

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Il d.t. dell’Italia di Atletica La Torre ha provato a spiegare i motivi dei tanti infortuni che si stanno verificando in Serie A

Antonio La Torre, direttore tecnico dell’Italia di Atletica, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha provato a spiegare i motivi dei tanti infortuni che si stanno verificando in Serie A.

SPIEGAZIONE – «La spiegazione è che non c’è una spiegazione. Prevedere un infortunio è una scienza impossibile, ogni stop ha una genesi multifattoriale. Si è iniziato col caldo, ma due anni fa causa Covid si giocò a luglio e agosto e non successe nulla. Le piccole che erano abituate a una partita a settimana e ora ne hanno due devono adattarsi. Forse a volte si fa troppo lavoro tecnico e si trascura un po’ il fatto che i calciatori sono innanzitutto atleti e che i muscoli vanno abituati a certe situazioni».

PRIVATO – «Le squadre di calcio vedono i giocatori un paio di ore al giorno. Ma poi molto dipende da come gli atleti, oltre al lavoro in campo, curano aspetti come recupero, sonno, nutrizione, esercizi posturali per poi contrastare certe avversità del gioco. Perisic era un maestro in questo».

SOSTA MONDIALE – «Per i calciatori italiani sarà un’occasione unica per fare un lavoro di forza che possa anche “perturbare” i muscoli ma avendo poi il tempo di smaltire i carichi e arrivare a maggio. Per non farsi male devi avere sviluppati i gradienti di forza. In quei mesi conterà anche alternare la parte neuromuscolare a quella aerobica».

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