Infografica, storia italiana ai preliminari Champions - Calcio News 24
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2014

Infografica, storia italiana ai preliminari Champions

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Manca la Roma all’appello, il Napoli rimedierà, Inter col record di partecipazioni, ma il Milan…

CHAMPIONS LEAGUE – Correva l’anno 1997 quando i parrucconi della UEFA presero una decisione storica: la Champions League doveva essere di tutti. Nacque la moderna formula della massima competizione per club europea, un torneo aperto a tutte le squadre di tutte le federazioni, non più soltanto alle vincitrici delle principali.

NEW ERA – Fu allora che vide la luce il famoso secondo turno preliminare della Champions League (poi divenuto terzo, o anche detto play-off): una doppia sfida, andata e ritorno, tra squadre che miravamo ad entrare direttamente alla fase a gironi. Una benedizione per molti club, che mai prima di allora avrebbero avuto speranze di giocare la Coppa Campioni senza aver prima vinto il proprio campionato, una maledizione per altre, costrette già in pieno agosto a scendere in campo mandando in rovina progetti di preparazione, mercato e quant’altro. 

VENGO ANCH’IO? NO, TU NO – Ebbene, da quel momento tante squadre, nobili e meno nobili, del calcio italiano sono passate per i preliminari di Champions: passandoli molto spesso, ma anche incappando in disastrose sconfitte talvolta. Tutte, tranne una: la Roma, mai giunta ad un preliminare in tutta la sua storia. I giallorossi non conoscono mezze misure quando si parla di Champions League: o ci si qualificano direttamente, come quest’anno, o non c’arrivano proprio per niente. Assente fino ad oggi anche il Napoli, che la prossima però stagione dovrebbe fare il suo debutto preliminare.

GLI ALBORI – La prima italiana a battezzare i preliminari di Champions League fu il Parma nel 1997 (appunto). Sorteggiati contro i polacchi del Widew Lodz i gialloblu passarano il turno con una facilità disarmante, vincendo 1 a 3 all’andata fuori casa (tripletta di Chiesa) e poi 4 a 0 al ritorno in casa. Quella squadra si sarebbe poi arresa ai gironi solo al Borussia Dortmund, allora vera e propria corazzata tedesca e futura semifinalista del torneo. L’anno dopo fu la volta dell’Inter che sommerse con gli stessi identici risultati parmensi (ma invertiti) i poveretti lettoni dello Skonto Riga: 4 a 0 all’andata in casa, 1 a 3 al ritorno fuori casa. Sugli scudi un certo Roberto Baggio. I nerazzurri avrebbero dominato il Real Madrid campione in carica ai gironi perdendo ai quarti solo contro il Manchester United futuro campione nella storica finale di Barcellona decisa in pieno recupero da Sheringam e Solskjaer

CORSI E RICORSI – Nel 1999 il secondo turno preliminare diventò terzo per dare l’opportunità a più club di partecipare ed alle grosse federazioni europee, come quella italiana, di poter mandare ai preliminari addirittura una quarta squadra. Fu la volta della Fiorentina che affrontò ancora una volta i malcapitati polacchi del Widzew Lodz, che stavolta persero 3 a 1 all’andata (da segnalare una doppia rete di Adani, una nella propria porta però) e 2 a 0 al ritorno. Fu la Fiorentina capace di imporsi contro l’Arsenal e di pareggiare al Camp Nou contro il Barcellona, venendo eliminata solo nella seconda tornata di gironi (allora era così) da Manchester United e Valencia (quel Valencia, ricordiamolo, arrivò poi in finale contro il Real Madrid). Andò male al Parma invece, eliminato dai Rangers Glasgow con un 2 a 0 all’andata (inutile la vittoria dei gialloblu per 0 a 1 al ritorno). Fu la prima eliminazione italiana. Nel nuovo millennio anche il Milan conobbe il purgatorio dei preliminari, senza troppe difficoltà: i rossoneri vinsero 3 a 1 all’andata e 3 a 0 al ritorno contro la Dinamo Zagabria. In gol, dopo Shevchenko, anche Comandini. I rossoneri, dopo aver buttato fuori nella prima tornata di gironi il Barcellona, si fecero eliminare nella seconda dalle più modeste Galatasaray e Deportivo La Coruna, squadre che sarebbero uscite poi ai quarti di finale. Quella Champions la vinse il Bayern Monaco.

TANTI DOLORI – Proprio quell’anno però, in contemporanea con la vittoria del Milan, ci fu il primo memorabile shock dell’Italia ai preliminari di Champions: passerà alla storia come l’anno dell’Helsinborg, piccola squadra svedese capace di schiantare con un secco 1 a 0 all’andata l’Inter di Lippi. A testiminoniare la forza di quell’Helsinborg una solta vittoria, ciunque punti e l’ultimo posto nel girone di Bayern Monaco, PSG e Rosenborg. L’anno dopo toccò di nuovo al Parma sperimentare il dolore di non arrivare nemmeno ai gironi: tutta colpa del Lille. Sconfitti 2 a 0 in casa all’andata, ai parmigiani di Ulivieri non bastò l’1 a 0 al ritorno. I francesi furono buttati poi fuori alla prima fase a gironi da Deportivo e Manchester United, ma la Champions League la vinse il Real Madrid. Superò invece lo stesso turno la Lazio, debuttante in questa nuova fase, schiacciando il Copenaghen. Nuovo giro, nuova storia: nel 2002 l’Inter passa il turno grazie alla vittoria del ritorno in casa contro lo Sporting Lisbona per 0 a 2 dopo il pareggio a reti bianche dell’andata, gol di Di Biagio e Recoba. Quell’Inter sarebbe riuscita a superare ben due gironi (il secondo con il Barcellona) arrivando alla semifinale contro il Milan, squadra che poi vinse la finale contro la Juventus partendo anch’essa dai preliminari contro lo Slovan Liberec, guarda caso (passati a fatica con la vittoria per 1 a  0 all’andata ed la sconfitta per 2 a 1 al ritorno (in gol in entrambe le occasioni Inzaghi). Proprio grazie a quella vittoria l’anno dopo il Milan fu esonerato dai preliminari, cui partecipò soltanto la Lazio vincitrice per 3 a 1 all’andata (gol di Corradi, Fiore e Mihajlovic) e 2 a 0 al ritorno contro il Benfica: fu la prima delle uniche tre volte in cui l’Italia ebbe modo di portare direttamene tre squadre alla fase a gironi della competizione ed una quarta via preliminare. Non andò benissimo ai biancocelesti comunque, eliminati clamorosamente al primo girone dal Chelsea e della più modeste Sparta Praga e Besiktas. Fu l’inizio di un lentissimo declino per l’Italia. 

PRIMA VOLTA – Ne fu emblema il fatto che, per la prima volta nella sua storia, anche la Juventus dovette arrendersi ai preliminari di Champions: i bianconeri di Capello non ebbero troppa fatica a battere al ritorno fuori casa 4 a 1 gli svedesi del Djurgarden, ma il 2 a 2 interno dell’andata fece tremare le ginocchia (i torinesi perdeva addirittura 0 a 2 a inizio secondo tempo, pareggiarono grazie alle reti di Emerson e Trezeguet). Paura anche per l’Inter che, dopo il pareggio per 1 a 1 all’andata contro il Basilea, vinse sempre per 4 a 1 al ritorno (doppietta di un fantastico Adriano). Entrambe le squadre superarono la prima fase a gironi ed gli ottavi di finale (rispettivamente contro Real Madrid e Porto), i nerazzurri si arresero però al Milan futuro finalista ai quarti, i bianconeri al Liverpool di Benitez che avrebbe vinto la Champions poche settimane dopo nella leggendaria finale di Istanbul. Il 2005 fu l’anno del debutto in Champions dell’Udinese di Cosmi che si impose contro lo Sporting Lisbona (0 – 1 all’andata, 3 a 2 al ritorno con storico gol nel finale di Barreto): fu l’unica gioia maxi-europea di una squadra che venne retrocessa in Coppa UEFA dopo essere stata eliminata da Barcellona e Werder Brema. Buono anche il passaggio del turno dell’Inter (squadra che arriverà fino ai quarti con il Villareal) contro lo Shakhtar Donetsk (all’andata gol di Martins ed ancora di Adriano). 

STORIA – Fu storico nel 2006 il passaggio ai preliminari del Chievo Verona, arrivato lì per le note vicende di Calciopoli: la sconfitta per 2 a 0 all’andata che decretò l’eliminazione dei clivensi ad opera del Levski Sofia non cancellò comunque il momento più alto della storia veneta. Così come storico fu anche il passaggio ai del Milan contro la Stella Rossa: i rossoneri, retrocessi ai preliminari sempre per le vicende di Calciopoli, tra mille polemiche riuscirono nell’impresa di arrivare dritti alla finale di Atene, vincendo la competizione. Fu del resto la seconda volta che i rossoneri, dopo l’annata 2002/2003, riuscirono in un’impresa di questo tipo: in pratica per due volte su quattro che i rossoneri hanno partecipato ad un preliminare Champions, poi hanno vinto il torneo. 

GLI ULTIMI SQUILLI – L’ultimo acuto laziale in Champions fu nel 2007: vittoria ai preliminari contro la Dinamo Bucarest grazie all’1 a 3 del ritorno (doppietta di Rocchi). I biancocelesti raggiunsero le altre tre italiane (Milan, Inter e Roma) ai gironi venendo però poi rovinosamente eliminati dal girone di Real Madrid, Olympiakos e Werder Brema. Seconda volta ai preliminari per la nuova Juventus post-Calciopoli nel 2008: vittoria sul velluto contro l’Artmedia Bratislava per 4 a 1 all’andata con un sontuoso Del Piero. Ritorno in Champions vittorioso anche per la Fiorentina, anch’essa risorta dopo il buio post-Calciopoli, grazia al 2 a 0 contro lo Sparta Praga dell’andata (gol di Mutu e Gilardino). I bianconeri, dopo aver passato il girone con il Real Madrid, si arresero al Chelsea agli ottavi. Fuori ai gironi e retrocessa nell’ultima edizione della Coppa UEFA la Fiorentina, eliminata da Bayern Monaco e Lione. Dall’anno dopo i preliminari di Champions sarebbero diventati play-off, con squadre vincitrici dei campionati minori in un tabellone e teste di serie non vincitrici di nessun campionato nell’altro: tra queste ancora una volta la Fiorentina, capace di passare il turno con un sofferto doppio pareggio contro lo Sporting Lisbona. I viola furono eliminati dalla sfortuna e dagli errori arbitrali contro il Bayern Monaco agli ottavi di finale, mentre sappiamo bene come andò all’Inter, che in finale si sarebbe vendicata nell’anno del Triplete contro i tedeschi (che tra l’altro ai gironi avevano fatto fuori anche la Juventus). Di qui in poi il buio. 

I GIORNI NOSTRI – Nel 2010 la clamorosa eliminazione all’ultimo minuto della debuttante Sampdoria ad opera del Werder Brema: fu la squadra che poi, priva di Cassano e Pazzini da gennaio, poi retrocesse (quello stesso Werder tra l’altro arrivò ultimo nel girone dell’Inter). Nel 2011 e nel 2012 le ancora più cocenti eliminazioni dell’Udinese di Guidolin ad opera dell’Arsenal e, soprattutto, del Braga (con il rigore decisivo sbagliato da Maicosuel). Quest’anno il fuoco di paglia del passaggio del turno del Milan contro il PSV Eindhoven: sappiamo poi tutti com’è finita per i rossoneri. L’anno prossimo sarà con ogni probabili, la prima volta del Napoli ad un preliminare. Pronti a scommettere?

IL BILANCIO – Questo il bilancio italiano dei preliminari Champions dal 1997 ad oggi: