2014

Incontri ravvicinati d’altissima classifica: gode la Roma

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Si sfidavano le prime quattro forze della classifica: Juventus-Sampdoria, poi Genoa-Roma. Ecco l’analisi

Era la domenica dei grandi incroci: le prime quattro forze del torneo l’una contro l’altra nell’intento di riscrivere lo scenario della classifica. Ed i colpi di scena non sono mancati: la Juventus – dopo una serie di quattro vittorie consecutive iniziata proprio dopo la sconfitta di Marassi subita dal Genoa – bissa il pareggio di Firenze e si stoppa contro un’altra genovese. Ne approfitta la Roma che espugna Genova e si porta a meno uno dalla capolista.

MOMENTO DI FLESSIONE – Sì, soprattutto fisico. Lo testimonia il secondo tempo disputato dalla Juventus quest’oggi nella sfida con la Sampdoria: approccio alla partita perfetto e primo tempo totale fatto di qualità ed intensità, l’unica colpa in tal senso può essere limitata alla circostanza di non aver chiuso la gara quando in facoltà di farlo. Il ritorno degli uomini di Mihajlovic è costato caro nella ripresa ed avrebbe potuto incidere ancor di più qualora Buffon non si fosse superato su uno strepitoso Gabbiadini: è lui l’uomo della partita perché non appena subentrato – all’intervallo – ha manifestamente cambiato il corso della gara. Un gol splendido, uno sfiorato e nel frattempo giocate di gran calibro: il Napoli (probabile sua prossima squadra) da un lato gode e dall’altro trema di fronte a clamorosi ripensamenti dell’ultima ora. Ricordiamo come il calciatore sia in comproprietà proprio tra Juventus e Sampdoria, con gli accordi per il trasferimento oramai fatti. Ma torniamo alla Juve: le ultime tre gare – compreso lo 0-0 con l’Atletico Madrid – lasciano in eredità un solo gol all’attivo ed una flessione nei secondi tempi che probabilmente ci racconta dello sforzo (anche psicologico) legato ad impegni così ravvicinati e di cotanta importanza. Da gestire c’era la delicata fase del passaggio alla fase ad eliminazione diretta della Champions League, la sensazione forte è che la sosta natalizia possa fare davvero bene alla banda Allegri in termini di ricarico batteria e convinzioni.

MA CHE SAMPDORIA! – Oggettivamente, dopo aver assistito allo spaventoso assolo bianconero dei primi quarantacinque minuti, in pochi avrebbero scommesso su una reazione di tale fattura: il secondo tempo della Sampdoria è il manifesto degli uomini di Mihajlovic e la dimostrazione di merito. Se i blucerchiati vivono oramai stabilmente in alta classifica è perché abbinano gran carattere a dinamismo della propria proposta calcistica: fondamentale l’apporto di Gabbiadini per garantire la varietà delle soluzioni offensive, l’accentramento complessivo della squadra dovuto alla sua assenza nel primo tempo non convince e l’eventuale cessione dell’attaccante italiano dovrà essere assolutamente compensata se non si vuole perdere troppo in termini di peso offensivo. Il resto lo fa l’aspetto della lotta: difensori, centrocampisti ed attaccanti ringhiano su ogni palla ed il risultato finale è quello di ritrovarsi contro un avversario tutt’altro che comodo e mai scontato.

INVECE AL MARASSI… – Una partita decisamente meno bella e segnata dalla severa espulsione comminata a Mattia Perin in avvio di gara: calcio di rigore sacrosanto, probabilmente eccessivo il cartellino rosso considerando la presenza di due difensori – ed un terzo in ritorno – tra Nainggolan e la linea di porta. Ad ogni modo la Roma da quel momento ha complessivamente gestito le operazioni regolando il Genoa grazie all’ottima vena di un Nainggolan in formato super (gran colpo di Sabatini un anno fa, fu criticato per l’investimento di quasi venti milioni, li vale tutti e di più): il suo approdo in giallorosso ha dato sostanza e qualità al centrocampo giallorosso e regalato a Garcia una pedina buona per tutte le stagioni. Quando si deve far legna, quando invece occorre trovare il coniglio dal cilindro. Poco giudicabile la prestazione di un Genoa evidentemente condizionato dall’inferiorità numerica contro una squadra dalle dotazioni maggiori: Gasperini ha provato a disegnare e ridisegnare la sua creatura con scarsi risultati (in pieno recupero annullato un gol per sospetta posizione di fuorigioco). I giallorossi superano la delusione Champions e l’incrocio ravvicinato d’altissima classifica portandosi ad una sola distanza dalla capolista Juventus: ora la pressione è sugli uomini di Allegri ed il campionato può tornare meno scontato – e più eccitante – di un tempo. 

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