2012
In attesa dei veri botti
Che il mercato di gennaio sia una parentesi breve, complicata e di riparazione, è cosa ben nota. Che il calcio italiano, al pari dell’economia, stia attraversando un grande momento di crisi, lo e ancor di più.
Ed è proprio per tali motivi che la finestra invernale del calciomercato, apprezza sempre più tempismo, oculatezza ed utilità alla causa.
Se la prima della classe, la Juventus, è dedita al ritocco, con Peluso in pole dati l’infortunio di Chiellini e la Coppa d’Africa di Asamoah, difficile appare il perfezionamento con una prima punta, il cui identikit volto alla ricerca del mix perfetto tra età, stipendio, cartellino e diktat di Conte, sembrerebbe più unico che raro, ancora irreperibile…
Le milanesi sono attente, e se sul fronte interista l’acquisto di Paulinho darebbe ulteriore consistenza al centrocampo e risarcirebbe al Corinthiants gli eventuali 15 milioni spesi per Pato, su quello milanista la cessione della coppia tutta brasiliana Pato-Robinho, sembra poter determinare un probabile miglioramento nell’affiatamento dell’attacco Nazionale Balotelli-El Sharawy.
Con il Napoli vigile sul fronte sardo, date le difficoltà economiche del club di Cellino in cui la permanenza dei tre gioielli Astori, Nainggolan, Pinilla, è messa a dura prova, anche la Fiorentina, la squadra che forse ha più entusiasmato per gioco e spirito di squadra, si dimostra attiva, alla ricerca di una prima punta, il vice-Toni, imprescindibile ed incerto proprio come gli altri vice-Milito, vice-Cavani, vice-Klose, affiancati alle solite candidature dei vari Bianchi, Rocchi, Borriello, Immobile e Denis.
Ciò che emerge di più tra l’attenzione e la prudenza generale è però l’incauto immobilismo di una Lazio tanto solida e ambiziosa, quanto limitata e priva di riserve all’altezza, sempre che Lotito non riesca a smentirci riservandoci qualche piacevole sorpresa, uno di quei botti in cui fondo speriamo ancora.