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2015

Impresa Parma: un lampo di Mauri frena la Juventus

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Orgoglio e cuore: così la squadra ducale batte la capolista

Si ferma la cavalcata della Juventus in campionato, che fa suonare così la spia d’allarme in vista del match di Champions League contro il Monaco: la squadra di Massimiliano Allegri, che doveva dare un altro colpo al campionato e provare a chiudere definitivamente il discorso scudetto, si è fatta invece sopraffare dal Parma, che con orgoglio e cuore ha avuto la meglio. Determinante la perla di Josè Mauri, che ha deciso appunto le sorti del match.

PRIMO TEMPO – Nonostante le note difficoltà societarie, il Parma scende in campo senza timori. Clamorosa al 4’ l’occasione creatasi per i padroni di casa dopo il retropassaggio sbagliato da Vidal, ma Varela non trova il tempo per il tiro, permettendo alla Juventus di annullare il pericolo. Ben sistemata in campo la formazione di Roberto Donadoni, che chiude gli spazi agli avversari e poi riparte: al 10’ ci prova Jorquera dalla distanza, poi Ghezzal sul pallone vagente prova ad intervenire in sforbiciata, ma viene fermato dal guardalinee per fuorigioco. Gli ospiti si affacciano dalle parti di Mirante al 15’ con Sturaro, che dalla destra mette in mezzo la palla, sulla quale si avventa Marchisio, la cui botta, però, viene rimpallata. Si allunga Mirante al 19’ per deviare in corner il tiro di Pereyra. Brividi al 21’ per Storari, perché il tiro a giro di Belfodil ha sfiorato il palo. Sfiora il vantaggio la Juventus al 32’ con Vidal, che di testa prova a spingere in rete la palla servitagli da Marchisio, ma Mirante è reattivo e respinge di piede. Il centrocampista cileno ci riprova al 38’ dalla distanza, ma il tiro viene deviato in corner. Sul finire della prima frazione di gioco Belfodil prova a sorprendere la difesa bianconera con un colpo di testa, ma non riesce ad indirizzarlo in porta, mentre la Juventus si proietta in avanti con la percussione di Coman, Llorente e Sturaro, senza che nessuno dei tre riesca a superare la barriera ducale. Si fa trovare ancora pronto Mirante al 43’ sul tiro ravvicinato di Coman.

SECONDO TEMPO – Non cambia la musica dopo l’intervallo: il Parma continua a pressare la Juventus e a ripartire poi in contropiede, come al 52’ con Ghezzal, che però vanifica la ripartenza una volta entrato nell’area di rigore bianconera. La voglia di segnare spinge Llorente al 55’ a cercare il gol di testa, ma l’attaccante spagnolo finisce per togliere a Vidal l’occasione di andare a rete a botta sicura. Gran botta a giro dalla distanza al 58’ di Coman, ma la conclusione finisce a lato. Rispondono Varela e Jorquera, ma in entrambe le occasioni i tentativi sono imprecisi. Il Tardini esplode al 60’ grazie al gol di Josè Mauri: dalla destra Belfodil appoggia per il centrocampista, che al volo di piatto porta in vantaggio il Parma. Cerca la soluzione difficile al 66’ Morata con un tiro dalla distanza che non impensierisce minimamente Mirante. L’attaccante spagnolo poi al 74’ galoppa sulla sinistra in contropiede, ma poi il suo cross per Vidal viene liberato dalla difesa crociata. Difficile segnare azioni degne di nota nel finale, complice la bravura del Parma nell’interrompere puntualmente i tentativi bianconeri e la furbizia della stessa squadra nel perder tempo ad ogni interruzione di gioco.

IMPRESA CROCIATA – Si interrompe l’imbattibilità della Juventus, che durava da 431 minuti, e si ferma clamorosamente sul campo dell’ultima della classe la striscia positiva di risultati per i bianconeri. Il Parma ha vinto sfruttando un tratto caratteristico della squadra di Allegri: la fame. I padroni di casa, infatti, non hanno solo giocato con ordine, chiudendo gli spazi agli avversari, ma hanno messo in campo carattere e orgoglio per riuscire a strappare la vittoria e a compiere l’impresa.

TABELLINO – PARMA 1 – 0 JUVENTUS

Marcatori: 60’ Mauri

Ammoniti: Marchisio, Chiellini, Mendes, Jorquera, Ogbonna, Gobbi

PARMA (3-5-2): Mirante; Santacroce (80’ Cassani), Mendes, Feddal; Varela, Mauri (82’ Lila), Jorquera, Nocerino, Gobbi; Ghezzal, Belfodil (86’ Prestia). In panchina:  Bajza, Iacobucci, Costa, Palladino, Lodi, Mariga, Erlic, Coda. Allenatore: Donadoni.

JUVENTUS (4-3-1-2): Storari; Lichtsteiner, Ogbonna, Chiellini, Padoin; Sturaro (67’ Pepe), Marchisio, Vidal; Pereyra (62’ Morata); Llorente, Coman (80’ Vitale). In panchina: Rubinho, Evra, Bonucci, Marrone, De Ceglie, Audero, Matri. Allenatore: Allegri.

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