Venti reti e otto assist nelle prime 19 giornate di Serie A: Ciro Immobile è il trascinatore della Lazio targata Simone Inzaghi. Intervistato da Il Tempo, l’attaccante campano si è raccontato tra gli obiettivi biancocelesti, il merito del tecnico e l’espulsione in Toro-Lazio…

La Lazio è pronta a dare battaglia per la qualificazione alla prossima edizione di Champions League e molto passerà dai piedi di Ciro Immobile. L’attaccante campano ha raccolto venti reti in questa prima parte di stagione ed è pronto a trascinare i compagni verso gli obiettivi stagionali, raccontati dallo stesso calciatore ai microfoni de Il Tempo: «Non ci possiamo nascondere, l’obiettivo è quello. C’è un po’ di rimpianto per qualche punto in più che meritavamo. Senza lottare testa a testa, saremmo stati più vicini alla vetta. Non avremmo avuto l’obbligo di vedere sempre il risultato degli altri».

Tra i punti persi per strada dalla Lazio quelli della sfida contro il Torino, con il caos sul rigore negato da Giacomelli su fallo di mano di Iago Falque e l’espulsione per ‘comportamento violento’ del calciatore: «Giacomelli mi disse che aveva visionato la VAR e che dovevo andare fuori. Lo avevo capito subito che non avrebbe controllato il fallo di mano di Iago Falque e ho subito temuto che prendesse un provvedimento contro di me. Con Burdisso non ho parlato», il retroscena raccontato dallo stesso Immobile al quotidiano capitolino. Infine, una battuta sui meriti di Simone Inzaghi nella sua rinascita dopo due stagioni deludenti tra Borussia Dortmund e Siviglia: «Fortunatamente alla Lazio ho trovato Inzaghi e per me è cambiato tutto. Con lui ho un ottimo rapporto, ci confrontiamo spesso, mi sta valorizzando tantissimo. La Lazio gioca bene e diverte, siamo un grande gruppo».