2015

Immobile: «A Siviglia per il mio riscatto»

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L’incubo Germania alle spalle: «Non capivo nulla, è stata dura»

L’esperienza in Bundesliga è ormai alle spalle per Ciro Immobile, concentrato in vista dell’avventura in Liga con la maglia del Siviglia. E’ a caccia di riscatto l’attaccante, che ha parlato della sua nuova sfida ai microfoni del Diario de Sevilla: «Ho trovato una squadra molto unita. Sono pronto per lavorare, c’è una buona atmosfera e questo è molto importante. La dice lunga sulla squadra e spiega perché sono arrivati successi in questi due anni. Quando si arriva da una esperienza non positiva si ha una grande forza dentro per cercare il rilancio», ha dichiarato l’ex attaccante del Borussia Dortmund.

IN BUNDESLIGA – Immobile ha parlato poi dell’esperienza in Germania: «A Dortmund non potevo parlare con nessuno. Ho avuto sempre un traduttore con me quando dovevo parlare con l’ex allenatore, ma il nuovo tecnico non lo voleva e quindi per me è stata dura. Il tedesco è molto difficile. Parlavo un po’ di italiano con Aubameyang, Sokratis, ma è dura poter parlare solo con un paio di persone. Non capivo niente quando l’allenatore mi parlava di tattica. La Spagna ha, invece, più punti in comune con l’Italia. Non dico che la lingua italiana o spagnola sia migliore di quella tedesca, ma penso che quella tedesca sia molto difficile. Non penso di aver perso un anno, perché ho segnato quattro gol in Champions League ed è stato importante, considerando che era la prima volta che ci giocavo. E’ stata comunque una chance di crescita, anche se non è stata una buona annata».

VALUTAZIONI – Immobile ha proseguito poi parlando del calcio spagnolo e dell’eredità ricevuta da Carlos Bacca, volato al Milan: «Penso che il Siviglia sia il club ideale per il mio riscatto. Io sono di Napoli e penso che ci siano delle similitudini con Siviglia. Bacca? Ha segnato molti gol, sono contento che sia andato al Milan, è una squadra importante e spero che faccia bene. Ma ora sono concentrato sul mio rilancio, spero di fare tanti gol con l’aiuto dei miei compagni. Il Siviglia ha un gioco molto offensivo. Mi piace il calcio spagnolo: qui anche le piccole cercano sempre il gol, mentre in Italia si chiudono. Bacca noterà le differenze, ma penso che se un giocatore è bravo possa far bene ovunque. Il Siviglia ha venduto e comprato senza però perdere la forza del gruppo. E’ stata costruita una buona squadra. Quando ho parlato la prima volta con Monchi gli ho detto che per me è un onore essere finito nel mirino del Siviglia».

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