All’Atalanta ha trovato la sua dimensione e adesso sfida l’Inter, una delle sue vittime preferite: parla Josip Ilicic, trequartista della Dea

Josip Ilicic ha avuto qualche difficoltà all’inizio con l’Atalanta, adesso ammette che non era abituato a faticare tanto nella preparazione come ha fatto con Gian Piero Gasperini. Ora raccoglie i frutti del lavoro, sia in Serie A sia nel girone di ferro in Europa League. La Dea, però, amministra il vantaggio in modo peggiore rispetto agli anni scorsi e, secondo lo sloveno, è una questione di mentalità, dato che lui e i suoi vogliono vincere sempre con tre o più gol di scarto. Ora c’è l’Inter di fronte e per l’ex viola sono solo bei ricordi legati ai gol: «Possiamo giocarcela con tutti, l’Inter è una squadra più solida quest’anno ma possiamo farcela».

Inoltre Ilicic ha la chance per rivedere Borja Valero, con cui ha condiviso anni importanti alla Fiorentina. Potrà giocare contro il connazionale Handanovic, che ha già bucato in più di una occasione, e non perde occasione per elogiare la scuola slovena di portieri. Dalla Slovenia è arrivato tardi, questo è il suo rimpianto: «All’Atalanta c’è un bel modo di lavorare coi giovani, magari fossi cresciuto qui». A La Gazzetta dello Sport chiude parlando dell’Italia, dato che lo stile di vita italiano è troppo frenetico. «Non so se chiuderò qui. A Bergamo sto bene, la città è fin troppo calma» conclude Ilicic.