2014

Ilhan Mansiz, altro che Carolina Kostner

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La clamorosa storia dell’attaccante turco, adesso pattinatore artistico: ha sfiorato pure Sochi 2014!

BALLA COI LUPI – Ieri avete visto tutti quanto è brava Carolina Kostner. Vincere un oro alle Olimpiadi ancora non se ne parla, ma il bronzo arrivato sul ghiaccio di Sochi in Russia è comunque gratificante. Il pattinaggio di figura a voi calciofili comunque dice poco, lo guardate mentre vi annoiate in ufficio o tra una pausa studio e l’altra, giusto perché è in televisione e perché vi piace sentirvi esperti di tutti gli sport in generale, almeno così potete ribattere a chi vi accusa di parlare sempre e solo di calcio. Eppure a queste olimpiadi invernali di Sochi avrebbe potuto partecipare un atleta in grado di collegare sia il mondo del pallone che quello dei pattini. Sembra impossibile ma è così, credeteci. Vi dice niente il nome di Ilhan Mansiz? Da questo dipende un po’ il grado della vostra mania calcistica: se non lo conoscete avete buone chance di potervi trovare una donna senza ordinarla su internet, in caso contrario cari amici, avete trovato la causa della vostra vita sociale poco sviluppata.

LAMBRETA – Passiamo dai giorni nostri al mondiale di Corea e Giappone del 2002, forse la più disonesta competizione calcistica mai organizzata insieme a Argentina 1978. Nella fase a gironi il Brasile incontra la Turchia – sì, la partita è quella della clamorosa sceneggiata di Rivaldo, ma quella è un’altra storia – in una gara che poi la Selecao vincerà due a uno grazie a un arbitraggio probo quasi quanto la stampa rumena sotto Ceausescu. La Turchia annovera tra le sue file la meglio gioventù della storia anatolica, schierando assieme Davala, Hasan Sas, Hakan Sukur, Basturk, Nihat e quella punta che pochi mesi prima in Super Lig ha messo a segno 21 gol e ha vinto il titolo di capocannoniere: Ilhan Mansiz appunto, nato nel 1975 in Germania ma turco (anzi tataro di Crimea) di origine e militante nel Besiktas. Ilhan Mansiz nella sfida con il Brasile si prende gioco di Roberto Carlos in maniera incredibile, spalle alla porta e all’avversario Ilhan si alza il pallone con il tacco e lo fa passare sopra il terzino andando dalla parte opposta. Ilhan si prende subito un fallo e qualche migliaio di visualizzazioni su Youtube negli anni a venire.

ATATURK – Okay allora, fin qui ci siamo: Ilhan Mansiz è un calciatore e ha partecipato ai Mondiali del 2002 con la Turchia. Cosa c’entra allora con Carolina Kostner e con il pattinaggio di figura in generale? Aspettate e lo scoprirete, non abbiate fretta. Mansiz, dicevamo, è nato in Germania anche se lì non ha le sue radici e forse nemmeno le sue speranze e i suoi orizzonti, visto che dopo una gavetta tra Augsburg e Colonia decide di tornare nella madre patria a giocare nel Genclebirligi. E’ però nel Samsunspor che Ilhan Mansiz si afferma come goleador, nonostante non sia una vera e propria prima punta, ma danzi alle spalle del centravanti. Attenzione al verbo danzare, lo ritroveremo. Da Samsun iniziò la guerra d’Indipendenza di Mustafa Kemal e Mansiz decide dunque di emulare l’Ataturk e di cercare di dominare il mondo. Del passaggio al Besiktas abbiamo già detto, della nazionale pure ma non dell’insperato terzo posto della Turchia in Corea e Giappone, quando è ancora una volta il Brasile ad estrometterla dalla finalissima. In Asia Mansiz si mette in luce come seconda punta, a supporto di Hakan Sukur, e segna un golden gol decisivo con la favola Senegal e una doppietta storica nella finalina per il bronzo.


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STAR ON ICE – Bronzo per Mansiz, bronzo per la Kostner; ancora un po’ di storia e scoprirete il nesso. La carriera di Mansiz sembra decollare a quel punto e invece crolla in modo inesorabile, lui non riesce più a ripetersi e rimane al Besiktas dove è l’ombra di se stesso nonostante la notorietà in seguito ai mondiali nippocoreani. Tra il 2004 e il 2006 girovaga tra Giappone e Germania, va al Vissel Kobe e all’Hertha ma gioca poco e chiude la carriera a soli trentun anni ad Ankara, capitale turca. Ataturk non lo è diventato, ma almeno geograficamente ci siamo. Cosa fa un calciatore quando si ritira a soli trentun anni? Vive di rendita, logico. E così il nostro Ilhan viene chiamato a partecipare a Ballando con le Stelle turco (immaginatevi Milly Carlucci turca. Bravi, adesso vomitate pure) però ambientato sul ghiaccio, quindi entra in scena il pattinaggio di figura. A dire il vero qualche segnale già c’era stato perché Olga Bestandingova, slovacca partecipante a Salt Lake City 2002, intanto è diventata la signora Mansiz.

CIAO CIAO SOCHI – E fu così che nell’idillio dell’amore, e di una retribuzione nel periodo post calcistico, Ilhan Mansiz inizia a danzare per davvero. Non più sulla trequarti o con le spalle rivolte a Roberto Carlos, bensì sul ghiaccio e a trentatré anni impara a pattinare. Il 2008 è finalmente l’anno in cui Mansiz riesce a mettere qualcosa in bacheca, ben due anni dopo il suo ritiro dal calcio: la coppia Mansiz – Bestandigova vince Star on Ice e si afferma nell’ampio panorama turco come una delle sorprese più liete, almeno riguardo gli show del sabato sera. La vittoria nel reality spinge la coppia a pensare in grande, i due puntano alle olimpiadi. Sarebbe un blockbuster americano bellissimo, non c’è che dire: coppia internazionale, ex calciatore lui, pattinatrice lei in due paesi tradizionalmente non eccellenti a livello sportivo. Un successone. Sochi 2014 è l’obiettivo, riuscire a pattinare insieme a gente come Plushenko o la stessa Kostner, anche se in discipline diverse, sarebbe un risultato clamoroso. Il banco di prova da superare è il Nebelhorn Trophy 2013, che mette in palio i posti disponibili per l’Olimpiade russa. Mansiz e Bestandingova ci credono ma la realtà è uno schiaffo in faccia: diciannovesimi su diciannove e niente Sochi, niente Canone di Pachelbel, niente paillettes, niente salti o trottole. Pazienza Ilhan, è stato bello lo stesso.

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