2015

Il trionfo dell’ignoranza: raccontategli di Roma

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I fatti di Roma: Piazza di Spagna e Campo de’ Fiori devastate dalla barbarie olandese, Roma-Feyenoord finisce inevitabilmente in secondo piano

Se soltanto ti viene in mente di poter mettere piede a Roma, accedere al suo centro storico e devastarlo, urinare a Piazza di Spagna e lasciare in eredità uno scenario a dir poco degradato vuol dire che non hai neanche l’idea di dove hai messo piede. Paghi la tua ignoranza e per certi versi non è soltanto colpa tua, ma anche di chi ha prodotto un fenomeno del genere.

OLTRE LA VIOLENZA – Sui fatti non c’è probabilmente bisogno di approfondire ulteriormente: l’appuntamento quello dei sedicesimi di Europa League, evento che per una parte dei tifosi del Feyenoord si è tramutato in meri atti vandalici contro la città di Roma. La guerriglia di Campo de’ Fiori nella sera antecedente la sfida europea, la devastazione di Piazza di Spagna e della Fontana della Barcaccia del Bernini nelle ore che hanno preceduto l’incontro dell’Olimpico. Alcuni video amatoriali diffusi sulla rete hanno poi ripreso gli incivili riversare i propri bisogni nei pressi di Trinità dei Monti dissacrando un luogo unanimemente riconosciuto tra i più belli al mondo: è la scena che più delle altre ha catturato l’attenzione personale perché ha indotto chi vi scrive a ritenere che tali bestie non sappiano neanche dove siano arrivati.

INCONSAPEVOLEZZA STORICA – Che nessun posto al mondo meriti quanto si sia visto ieri è fin troppo banale e non ci sarà bisogno di ribadirlo, ma la sensazione forte è che ci si sia imbattuti in un fiume di ignoranza dall’inestimabile portata. L’errore originale sta nel non essere al corrente di dove si sia giunti: Roma è la culla della civiltà, la prima grande metropoli che l’umanità abbia conosciuto, la depositaria di una bellezza senza confini che si snoda in ogni angolo del suo centro storico, la città eterna cuore di un patrimonio artistico che andrebbe difeso non soltanto dai suoi abitanti ma da chiunque avverta un percorso interiore comune. La bellezza posta improvvisamente di fronte alla brutalità delle bestie: è questo il grande prezzo che l’umanità paga e continuerà a pagare alla sua ignoranza. Non è obbligo di un Paese, di uno Stato, di una società formare profili che siano tutti di alto livello in termini di preparazione e competenze, ci mancherebbe. Si può vivere senza e delineare ottimamente la propria vita su canoni e scelte differenti. E’ dovere morale però fornire a tutti gli elementi base: in ogni circostanza – ed ancor di più quando si mette piede fuori dal proprio Paese – si impone la consapevolezza e con lei il limite.

GENERALIZZAZIONI E PROVVEDIMENTI – Agli italiani toccherà fare i conti dei danni e restituire decoro al meraviglioso centro storico della sua capitale, agli olandesi subire il conto della generalizzazione del caso: funziona così del resto, pagano tutti, anche chi maledice di avere connazionali così vergognosi. A partire dai tanti – erano oltre seimila gli olandesi provenienti da Rotterdam per assistere a Roma-Feyenoord – che nelle due giornate trascorse hanno impeccabilmente seguito la trasferta con l’unico intento di gioire per la propria squadra del cuore e magari di visitare una città che tanto bella dalle loro parti non esiste. Il resto lo fanno i provvedimenti che il nostro sistema giudiziario dovrà dimostrarsi in grado di prendere in tempi brevi e con modalità certe: impensabile fallire questo segnale. Inconcepibile che ci sia un prossimo che possa soltanto ipotizzare di accedere a Roma ed imitare quanto tristemente accaduto. Un segnale forte, chiaro, che vada oltre l’ennesima inefficienza del piano sicurezza. Senza la certezza della pena restiamo in balia delle bestie ed è oggettivamente una vita che nessun uomo assennato ha intenzione di vivere. Ah, e non dimenticate di regalargli un bignami che parli di Roma.

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