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Il terzo ritorno (fallimentare) di Bobo Vieri all’Atalanta: dalle polemiche alla rescissione
Il terzo ritorno di Bobo Vieri all’Atalanta: tra contestazioni, polemiche, due goal e un clima mai sereno da entrambe le parti
Capita tante volte di vedere un nuovo acquisto contestato dai tifosi: non tanto per quello che poteva rendere in campo bensì per precedenti che avevano creato più di una polemica con la piazza. All’Atalanta in un periodo recente era capitata una cosa simile, con il terzo ritorno (fallimentare) di Bobo Vieri.
Un passo indietro, l’ex centravanti era ritornato alla Dea nel 2006 dopo 11 anni per recuperare da un lungo infortunio, con l’intento di riportarlo a pieno regime in vista dell’annata 2007/2008. Invece Bobo decise di andare alla rivale Fiorentina senza ringraziare, arrivando addirittura a segnare proprio contro l’Atalanta esultando in una maniera tanto esagerata quanto detestata dal popolo nerazzurro: attirandosi molte antipatie.
Tutto finito? No, perché nell’estate del 2008 la società fa ritornare il numero 32 a Bergamo per il ruolo di vice-Floccari. Alla presentazione del ragazzo a Zingonia era presente una forte contestazione da parte degli ultras nerazzurri con tanto di striscione: “Chi sputa dove mangia non può essere un campione. Vestire questa maglia per te deve essere un onore! Vieri rispetto!”. Oltre ai vari manifesti appesi per tutta la città, con la tifoseria a sottolineare la mancanza, appunto, di rispetto nei confronti della Dea.
Ancora ci si ricorda quella presentazione della squadra allo stadio, dove per evitare fischi da parte dei tifosi nei suoi confronti, la società decise di farlo entrare in campo insieme a Cristiano Doni. Nel mezzo anche un dito medio dello stesso Vieri in ritiro ai tifosi dopo ancora qualche insulto e fischio contro il Varese.
Parlando di calcio giocato: 9 presenze, tanti infortuni e 2 goal contro Udinese e Juventus senza incidere. La pietra tombale sul suo ciclo orobico arriva dopo l’amichevole di Bellinzona nell’aprile del 2009: quando decide di uscire dal contratto tra frustrazione e zero stimoli di un matrimonio mai cominciato.