2009

Il silenzio degli innocenti

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I tifosi della Fiorentina vedono aumentare la loro confusione, sul futuro competitivo della propria squadra.
Una stagione, che inutile usare mezze misure, è stata un disastro: Campionato condito da parecchi errori arbitrali avversi, ma anche da prestazioni sconvolgenti dal punto di vista negativo. Gli acquisti invernali hanno deluso praticamente tutti, anche se per motivi diversi (Kerrison va fatto ambientare ad esempio, Ljajic diventerà  un campione), non incidendo per nulla sull’andamento della squadra.
A forza di ragionare sul futuro, con acquisti giovani (che poi comunque l’allenatore non fa giocare, perchè ha una visione diversa del progetto), ormai è troppo tempo che ci sentiamo dire dalla dirigenza gigliata la solita frase: “Tra tre anni vinceremo qualcosa”. Non si può ripetere la stessa filastrocca per l’eternità .
In Coppa Italia abbiamo superato solo squadre di bassa classifica, in turni che prevedevano un unico scontro diretto in casa nostra, e la Champions, fiore all’occhiello della stagione, ci ha visto comunque uscire agli ottavi di finale, anche se solo a causa di un’ingiustizia colossale.
La squadra durante l’anno a tratti ha dato l’impressione di non stare alle indicazioni dell’allenatore, un patron ed un ex presidente che fanno a gara a definirsi offesi per il comportamento della tifoseria più civile d’Italia.
Sembra ormai passato il concetto che nessun campione si vende a prescindere, ma allo stesso tempo, nessuno di loro è incedibile e tutti possono partire. Quando qualcuno prova a chiedere una squadra competitiva subito (vedi Prandelli e Gilardino), c’è la reazione sdegnata della proprietà .
Ed ora questo silenzio stampa, ad un punto della stagione in cui non ci stiamo giocando più nulla.
Nessuno può dimenticare tutto quello che hanno “donato” i Della Valle alla Fiorentina, in termini di soddisfazioni e milioni di euro spesi: dalla C2 ci hanno riportato subito nell’Olimpo nel calcio e nell’elite delle squadre di Serie A, ma ora sembrano troppo distaccati e Firenze è una piazza troppo passionale per sopportare un atteggiamento del genere.
Diego ed Andrea non “offendetevi” anche per questo articolo, ma prendete per una volta una decisione chiara e definitiva: Firenze vuole e merita di sognare!

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