2018

Il “Romanista” attacca la Juve: “Plusvalenze gonfiate, Mandragora vale 20 milioni”? – FOTO

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Il Romanista non ci sta e sulla sua prima pagina, attacca frontalmente la Juventus colpevole di aver gonfiato il valore dei suoi giocatori

Il Fair Play Finanziario, che da anni ormai pende come una ghigliottina su tutti i club europei, è una norma con la quale molte società hanno dovuto scontrarsi. Ne sanno qualcosa Inter e Roma che nel corso delle stagioni si sono viste penalizzare le rose da impiegare in Europa o hanno dovuto pagare multe salate. E’ andato peggio al Milan, escluso per due anni dalle competizioni europee. Tutto si fa in nome del Fair Play Finanziario, con valutazioni assurde e scambi di favori. La parolina magica è plusvalenza, ossia l’incremento del valore di un calciatore dal momento dell’acquisto a quello della vendita. La plusvalenza perfetta è quella dei giovani cresciuti nel vivaio. Costo zero e tutto da guadagnare dalla vendita. L’ha fatto l’Inter, vendendo a peso d’oro i suoi gioielli (ultimo Zaniolo valutato 5 milioni nell’affare Nainggolan) e lo sta facendo la Juve con Mandragora, in procinto di vestire la maglia bianconera dell’Udinese.

A questo proposito, “Il Romanista“, quotidiano che segue da vicino i movimenti giallorossi attacca frontalmente la Vecchia Signora, colpevole di aver gonfiato volutamente i valori dei suoi giocatori. Scrive il quotidiano: «Il centrocampista Mandragora all’Udinese per 20 milioni di euro, con diritto di recompra a 24, l’attaccante dell’Under 21 (0 gol in A) Alberto Cerri vicino al Genoa e valutato tra i 12 e i 15 milioni. Venti è invece la cifra fissata dal club di Agnelli per chi volesse acquisire le prestazioni diAndrea Favilli, appena arrivato dall’Ascoli, l’attaccante è in procinto di lasciare la Juventus questa estate per approdare, grazie ai buoni uffici dell’agente di Cancelo (…) Jorge Mendes, agli inglesi del Wolverhampton. Ripetiamo, tutto lecito. Tutto consentito. Ma è innegabile che stiamo parlando di cifre chiaramente fuori mercato. E che andrebbero a generare plusvalenze da record. Con buona pace di tutte i protagonisti. Compratori compresi, che avranno il loro tornaconto in termini sportivi e, pure, economici. Perché, se l’operazione Mandragora si concretizzasse, l’Udinese avrà guadagnato quattro milioni di euro e per un anno avrebbe avuto il calciatore tra le sue fila. Una sorta di premio di valorizzazione, a seconda di come la si vuole interpretare. Ma con cifre fuori dalla realtà».

Il Romanista pone poi l’esempio di Tumminello il gioiello della pantera giallorossa, passato all’Atalanta per 5 milioni di euro: «Tumminello è andato all’Atalanta per 5 milioni di euro. Tumminello, a differenza di Favilli e Cerri vanta già dieci presenze in Serie A e tre gol all’attivo. Numeri che sarebbero stati sicuramente migliori se un infortunio non lo avesse tenuto fermo per gran parte della stagione: sull’attaccante la Roma e mantiene un diritto di ricompra fissato a 10 milioni di euro se esercitato il primo anno, e a 13 milioni tra due stagioni». La chiosa finale del quotidiano è tagliente: «Ecco, quindi, spiegato l’attivismo della Juventus sul mercato italiano giovanile. Acquista a poco con la speranza di vendere a tanto grazie all’appoggio di società “satellite”. La Juve deve realizzare plusvalenze importanti ogni anno. Il che significa sacrificare un campione a stagione, oppure una nidiata di giovani. Con la complicità degli amici». Vedremo se ci sarà una risposta ufficiale da parte del club bianconero.

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