2018
La verità di Del Piero sulla Juve: «Lì non ho relazioni personali»
Alessandro Del Piero torna sull’addio alla Juventus nel 2012 e spiega così il mancato ritorno in bianconero dopo il ritiro dal calcio giocato…
Una vita per la Juventus, una vita nella Juventus, ed una nuova vita – quella attuale – fuori dalla Juventus. Alessandro Del Piero è probabilmente, ora che Francesco Totti è dirigente della Roma e Paolo Maldini è tornato al Milan, l’unica vera bandiera del calcio italiano (quello recente almeno) a non aver trovato posto nella squadra del suo cuore. Pinturicchio, che attualmente ricopre la veste di opinionista di Sky Sport, ne ha parlato proprio all’emittente satellitare ieri sera: il pretesto sono stati i sorteggi di Champions League di Montecarlo ed il nuovo corso bianconero targato Cristiano Ronaldo. «Io e la Juve abbiamo fatto tante esperienze insieme: i tifosi bianconeri hanno vissuto un’era con me. Nella storia tra me e la Juve c’è stato tutto», le parole dell’ex capitano della Vecchia Signora che, nel 2011, decise di firmare il suo ultimo contratto in bianco pur di rimanere fedele alla Juve.
«Quella del contratto in bianco fu una scelta fatta per fermare tutte le voci che si erano venute a creare: c’erano una serie di dichiarazioni e delle pressioni che è come se suggerissero che io fossi interessato unicamente ai soldi – ricorda Del Piero ancora – . Io non avevo mai firmato un contratto con la Juve per il denaro, specialmente nel 2006. Era un gesto come per dire: “Ora basta, pensiamo ad altro”. In quel momento dovevamo tornare a vincere e volevo mettere fine ad ogni polemica lasciando che fosse il club a decidere come saremmo stati ancora insieme e per quanto». Fu per poco: alla fine della stagione 2011/2012 Del Piero diede l’addio e da allora non è più tornato in bianconero…
«Ci sono alcuni tipi di rapporti, come per esempio quello tra Alex Ferguson e Ryan Giggs, che hanno rinnovato i rispettivi contratti col Manchester United davanti a un bicchiere di vino… – la chiosa di Del Piero, che ha anche ricordato il commovente addio dello Juventus Stadium – . Diciamo che avevano relazioni più personali, non come le mie. Io all’epoca ho fatto un gesto forte, ma lo rifarei: c’ho messo un po’ a realizzare che stava per finire tutto, ero emozionato ed incredulo, ma i tifosi ancora oggi mi fermano per strada per dirmi che c’erano. Alla Juve devo comunque molto e, in ogni caso, il club quell’anno mi permise di fare un’ultima stagione con meno pressione». Ogni riferimento ad Andrea Agnelli (ed Antonio Conte?) sembrerebbe non proprio puramente casuale.
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