2009

Il Real fa crack e rispunta il nome di Mourinho

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La sesta eliminazione consecutiva del Real Madrid negli ottavi di finale di Champions League pare aver mandato su tutte le furie Florentino Perez, il quale inizia a perdere la pazienza nei confronti di Manuel Pellegrini. Dopo l’umiliante uscita di scena contro l’Alcorcon in Coppa del Re, le merengues devono subire l’ennesima disdetta in Europa, stavolta contro Lione e per giunta al Bernabeu.

Troppo da sopportare per una squadra che la scorsa estate ha speso l’equivalente del PIL di Sà£o Tomè e Prà­ncipe (piccolo stato indipendente e arcipelago al largo dell’Africa centro-occidentale, ndr), portando nella capitale spagnola fior fiore di giocatori come Ronaldo, Kakà  e Benzema. La squadra però non c’è, manca il collante: manca l’allenatore. Manuel Pellegrini, diligente tecnico detto “l’ingegnere”, non è riuscito nell’intento di trascinare il club madrileno ai vertici anche in Europa e, secondo quanto rivela la stampa spagnola e britannica, torna in auge la candidatura di Josè Mourinho come sostituto per il cileno a partire dalla prossima stagione. Già  in estate in contatti tra i due club si erano intensificati, con il portoghese che ha chiesto garanzie a Moratti (economiche personali e per la squadra) per rimanere in nerazzurro almeno per un altro anno. Ma se dovesse ripetersi lo scenario cosa succederà ? Un altro rinnovo? Lo dubitiamo. Sarebbe veramente una scena piuttosto misera per il calcio italiano che si piega davanti alle richieste dello Special One.

Josè Mourinho potrebbe quindi approdare in Spagna, un campionato dove ha sempre detto di voler allenare, e dove potrà  attendere che si liberi una panchina prestigiosa nella sua amata Premier League, con Chelsea e Manchester United le destinazioni predilette dal lusitano.

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