2014

Il Punto sulla B- Sprint di Bari e Bologna. Caos Varese!

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A Vicenza Lopez salva la panchina

La nona giornata della serie B Eurobet si è chiusa ieri con la sorprendente vittoria dell’Entella al Tombolato di Cittadella. I ragazzi di Prina riscattano il pesante 4-0 subito a Pescara andando a centrare la prima impresa esterna. In apertura di match ci pensa Botta dalla distanza a portare in vantaggio i liguri, coriacei nella seconda frazione a protezione dell’area di Pellizzoli. Il Cittadella prova il forcing ma non sfonda, l’Entella lascia l’ultima posizione a Catania e Crotone e deve recuperare la gara interna con la Ternana. Il patron Gozzi può sorridere e allontanare i pensieri sul proprio allenatore che ha di fatto salvato la propria panchina. Non è a rischio Sannino anche se l’ex tecnico del Watford non ha portato la scossa che l’ambiente etneo si aspettava. Una sola vittoria nelle ultime cinque gare, condite da ben tre capitomboli, l’ultimo molto fragoroso. Perchè lo Spezia stravince il match con un rotondo tre a zero, grazie ad un super Andrea Catellani, sempre più leader degli aquilotti. Le assenze possono giustificare in parte un avvio disastroso del Catania che può contare su un organico qualitativamente molto valido per il campionato cadetto. I problemi sono strutturali e di motivazione, siamo ancora convinti che possano cambiare le sorti della stagione ma devono farlo alla svelta altrimenti andrebbe seriamente messo in discussione la posizione dell’amministratore delegato Pablo Cosentino. Le scelte dell’ex agente Fifa si sono rivelate fin qui molto discutibili, a partire prima della conduzione tecnica con Pellegrino, finendo per una serie di acquisti che allo stato attuale non hanno portato nessun frutto alla squadra. Cerca di fare quadrato anche il Crotone ma la sensazione, sempre più fondata, è che al direttore Ursino quest’anno la ciambella non è uscita con il buco. Non sono arrivati i nuovi Cataldi e Bernardeschi, la difesa fa acqua da tutte le parti con ben 7 reti subite nelle ultime due gare. Da Parma sono arrivati giocatori non all’altezza, per il momento, della categoria e Drago non può fare miracoli. Per il momento il tecnico crotonese rimane in panchina ma la sua posizione non sembra essere cosi salda come in passato.

L’ENTUSIASMO DEL BARI – Torna la festa al San Nicola di Bari, i fischi piovuti dopo il deludente pari interno con il Modena sono diventati applausi scroscianti. I galletti rifilano un poker d’autore al coriaceo Avellino e ringraziano Caputo. Mangia trova il secondo successo consecutivo contro una formazione destinata a lottare per i quartieri alti della classifica, confermando di poter disporre di una squadra all’altezza dell’obiettivo promozione. Al Bari manca solo un pizzico di continuità che gli permetterebbe di vestire i panni di favorita numero uno per la promozione diretta. Quella dote che ha invece trovato il Bologna di Lopez che regola il Varese con un secco 3-0. I lombardi meritano un’analisi a parte, ci torneremo alla fine. Tacopina può esultare a fine gara, immortalato con tanto di sciarpa sotto la curva Andrea Costa. Ottimo il mercato fatto in estate dal direttore Fusco che meriterebbe di essere confermato nonostante le tante voci su Pantaleo Corvino, altro direttore che meriterebbe di tornare sul campo. Sono arrivati giocatori di categoria come Laribi e Cacia che stanno facendo la differenza insieme ad Acquafresca che ha ritrovato lo smalto dei giorni migliori.

LE OUTISIDER – Alzi la mano chi credeva in una partenza lanciata del Frosinone. Sicuramente pochi e di questo va dato grande merito al tecnico Stellone che ha dato una mentalità vincente alla squadra. Bravo nel far ruotare tutta la rosa a disposizione con i risultati che rimangono immutati. Un esempio, manca il terzino titolare Zanon? Entra Ciofani e non la fa rimpiangere o come non citare gli inserimenti dalla panchina, sempre molto convincenti come Carlini sabato che ha segnato il suo primo gol in B nei venti minuti a disposizione. Se mantiene il giusto equilibrio, il Frosinone può ritagliarsi un ruolo importante, da guastafeste. Stesse ambizioni di Virtus Lanciano e Perugia che si sono divise la posta in palio al Biondi sabato. Un risultato che premia gli ospiti, bravi e fortunati a strappare un punto in una trasferta molto insidiosa. In questo gruppo va inserito anche il Livorno che poi una outisider non è per blasone e oganico. Gautieri ha sistemato la fase offensiva, i suoi giocatori hanno assimilato il 4-3-3 regalando gola grappoli come aveva espilicitamente richiesto il presidente Spinelli dopo la vittoria di tre settimane fa con il Crotone.

SI SALVI CHI PUO’ – Nell’anticipo del venerdì il Vicenza ha colto una vittoria fondamentale in chiave salvezza al termine di una prestazione gagliarda che ha messo in grave difficoltà il Pescara. Le reti portano la firma di Cocco e Di Gennaro, faro e leader dei biancorossi, inutile il gol di Maniero per gli ospiti che però recriminano per una direzione arbitrale alquanto discutibile di Aureliano. Errori arbitrali a parte il Pescara stenta a decollare e incappa in una sconfitta inaspettata dopo le due vittorie consecutive. Gli abruzzesi devono capire che tipo di campionato hanno intenzione di fare, se guardarsi allo specchio o mettere dentro quell’agonismo che in B fa la differenza. Sugli spalti del Menti, che si è schierato totalmente a favore di Lopez, c’erano diversi allenatori interessati alle sorti di entrambe le squadre come Bepi Pillon e Alessandro Calori. Quest’ultimo è sempre stato un pallino di Sebastiani, presidente del Pescara. Allo stato attuale Baroni non rischia il posto ma in caso di mancata vittoria anche con il Carpi domenica prossima la società potrebbe fare delle valutazioni diverse. Dopo un mese torna alla vittoria il Brescia che supera non senza fatica la Pro Vercelli.

CAOS VARESE – Siamo costretti a scrivere di fatti che non c’entrano nulla con il calcio. E’ caos a Varese, con un retroscena pubblicato ieri sera da Sportmediaset e che abbiamo avuto modo di verificare. Il direttore sportivo Ambrosetti e il consulente di mercato Beppe Cannella se le sono date di santa ragione nel post-gara del Dall’Ara. I due non si erano mai amati, c’erano stati parecchi dissidi generati da scelte sul mercato. “Ma che squadra di me… hai fatto” le accuse di Cannella che hanno generato la reazione di Ambrosetti. Nella rissa a rimetterci è stato quest’ultimo con tre denti rotti e una denuncia in arrivo. Una situazione che ha dell’incredibile e che non è nuova a Varese dove in passato ci sono stati parecchi litigi molto caldi. Il Presidente Laurenza si è schierato dalla parte di Cannella, silurando Ambrosetti. Una situazione che ha del paradossale e che può turbare una squadra che sta lottando a denti stretti per un obiettivo difficile come la salvezza. Basterà un esonero a mettere le cose a posto?

 

I TOP 

1 – Stellone e il suo Frosinone: il Matusa è un fortino quasi inespugnabile, la matricola laziale vuole sognare in grande

2 – Lopez (Vicenza): Lo avevano già dato per esonerato ma il campo ha detto che la squadra è totalmente al suo fianco. Una prestazione di cuore applaudita dalla curva che non dimentica quello che ha fatto da giocatore al Menti.

3 – Catellani (Spezia): Una doppietta dal sapore speciale, contro chi non aveva puntato su di lui. L’ex giovane promessa ha trovato nella città ligure la giusta dimensione, assumendo spesso il ruolo del leader. Le qualità tecniche non si discutono, che possa coronare il sogno serie A proprio con gli aquilotti?

I FLOP 

1 – Il Varese: quando si arrivano a espisodi come quello di sabato scorso le responsabilità vanno divise tra tutte le componenti, nessuna esclusa.

2 – Aureliano: Il direttore di gara di Vicenza-Pescara ne commette di tutti colori, decidendo la gara con errori evidenti sull’espulsione di Zuparic e su un rigore non dato al Pescara.

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