2015
Il nuovo Coutinho
Dal flop nerazzurro alla rinascita coi Reds: Philippe Coutinho Correia
Uno dei tanti difetti del calcio moderno è associabile ai giudizi affrettati che riguardano il più delle volte i giovani talenti. Certi giocatori passano dall’essere dei campioncini dal roseo futuro a schiappe sopravvalutate nel giro di pochi mesi, e magari tutto questo accade per un periodo poco felice della squadra di appartenenza. E all’Inter sono bastate un paio di stagioni per definire Philippe Coutinho come uno dei flop più clamorosi dell’ultimo decennio. Arrivato in Italia e spesso accostato a campioni come Zico, in Serie A la giovane stella brasiliana non è mai riuscita a convincere del tutto e, dopo il prestito all’Espanyol in cui sembrava aver trovato finalmente la condizione giusta, per rilanciarlo definitivamente è servito il trasferimento definitivo in Inghilterra. Sì, perché quel piccoletto che in nerazzurro stentava ad emergere è diventato in poco tempo il trascinatore del Liverpool a suon di giocate e reti da stropicciarsi gli occhi. Proprio come quella siglata ieri nello scontro diretto per l’Europa contro il Southampton. Pronti, via, e dopo soli 3’ il numero 10 dei Reds decide di scagliare un destro imparabile che si stampa prima sotto la traversa e poi termina in rete alle spalle dell’incolpevole Forster. Golazo del 22enne che ha permesso alla squadra di Rodgers di inziare il match in discesa conquistando poi tre punti fondamentali per rientrare nella corsa Champions.
LA CARRIERA – Philippe Coutinho Correia è nato a Rio de Janeiro (Brasile) il 12 giugno 1992. Dotato di indiscusse qualità tecniche, inizia la sua carriera prima nelle giovanili del Vasco da Gama per poi passare in prima squadra esordendo tra i professionisti nel 2009 vincendo subito il campionato di Serie B. Le sue giocate non passano inosservate ai club europei ed è l’Inter a chiudere subito l’affare per una cifra di poco superiore ai 3 milioni di euro, lasciando però il giovane talento in patria fino ai 18 anni. E dopo 43 presenze e 5 reti con la maglia del club brasiliano, il 15 giugno 2010 passa definitivamente in nerazzurro esordendo il 27 agosto contro l’Atletico Madrid in Supercoppa Europea e solo tre giorni dopo in Serie A. Nonostante la giovane età, però, con l’ambiente meneghino non c’è mai stato un feeling degno di nota e dopo 47 presenze, 5 reti e tante critiche con una breve parentesi in prestito all’Espanyol (dove tra gennaio e giugno 2012 ha collezionato 16 presenze e 5 reti), per il trequartista sudamericano è già tempo di cambiare aria. Nel gennaio 2013 è il Liverpool a bussare alla porta dei nerazzurri mettendo sul piatto 10 milioni più bonus per portare Coutinho in Premier League. E con i Reds c’è stata la sua definitiva rinascita. Sotto la guida di Brendan Rodgers, infatti, il numero 10 brasiliano ha collezionato fino ad ora 87 presenze, 12 reti e ben 20 assist decisivi, numeri e prestazioni che con ogni probabilità hanno fatto pentire l’Inter della decisione forse troppo affrettata. E poche settimane fa per lui è arrivato anche il rinnovo tanto atteso: firma fino al 2020 per stupire Anfield Road anche in futuro.
IL TEMPO DALLA SUA – Con la maglia della Nazionale brasiliana, nonostante le apparizioni con le varie Under e un Mondiale Under-20 vinto nel 2011, Coutinho non è ancora riuscito ad esplodere. Con l’esordio arrivato il 7 ottobre 2010 contro l’Iran grazie alla chiamata dell’allora commissario tecnico Mano Menezes, il giovane trequartista ha collezionato solo 5 apparizioni senza nessun gol all’attivo. Carlos Dunga, attuale selezionatore del Brasile, sembra però voler puntare fortemente su di lui viste le ultime chiamate con diversi spezzoni di partita giocati. E con la giovane età e le ottime prestazioni fornite con la maglia dei Reds il futuro in verdeoro pare ormai assicurato. Il nuovo Coutinho, infatti, è pronto a sorprende ancora regalando rimpianti a chi non ha creduto in lui sbarazzandosene prematuramente.