Il mercato del Milan e le sue indecifrabili dinamiche - Calcio News 24
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2013

Il mercato del Milan e le sue indecifrabili dinamiche

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Tra modulo, diktat presidenziali e colpi a sorpresa: ancora una volta il Milan sembra vivere alla giornata salvo poi…

Il mercato del Milan vive spesso – per non dire sempre negli ultimi anni – su traiettorie poco leggibili e prevedibili: quando tutto sembra andare nel verso sbagliato arriva il colpo a sorpresa per zittire la critica e non è da escludere che succeda ancora nelle ultime battute di questa particolare sessione di calciomercato. Mancano tre giorni al gong e ad oggi il Milan non sembra concentrato sulle sue priorità.

IL COLPO INATTESO: LA CESSIONE DI BOATENG – Anzi, altro che priorità: a prescindere dalle legittime opinioni personali sul valore e sul rendimento degli ultimi mesi di Kevin Prince Boateng, il ghanese è – o meglio era dopo l’improvviso passaggio allo Schalke04 – l’unico centrocampista dinamico ed abile nella fase d’inserimento a disposizione di Allegri. Con un Nocerino in parabola discendente, oltre che sul piede di partenza, e dopo la cessione di Flamini sembrava impensabile privarsi dell’unico interprete dotato di tali caratteristiche: eppure il blitz dello Schalke è andato a buon fine e, a meno del classico colpo a sorpresa che smentisce analisti ed addetti ai lavori, il dinamismo del centrocampo rossonero è tutto sulle spalle di Andrea Poli, che come emerso in quel di Verona sembra già chiamato ad interpretare il ruolo.

LA DIRIGENZA CERCA ALTRO – Il cammino segnato dalla famosa cena di Arcore che ufficializzò la permanenza di Massimiliano Allegri sulla panchina rossonera: 4-3-1-2 presidenziale, ritorno al trequartista puro ed alle due punte centrali. Da qui l’approdo di un centravanti d’area di rigore quale Alessandro Matri, nonostante tutto servisse al Milan tranne che ulteriori attaccanti in un settore già di per sé affollato di quantità e qualità, e la cessione di Boateng che evidentemente non viene valutato dal tecnico toscano né trequartista puro né centrocampista d’inserimento adattabile nel terzetto del 4-3-1-2. Ora però il centrocampo appare troppo statico, eppure il Milan punta verso tutt’altri ruoli: la ricerca sembra essere indirizzata ad un trequartista che possa soddisfare le esigenze del modulo tanto caro al presidente Silvio Berlusconi, Honda del Cska Mosca e Kakà del Real Madrid i principali indiziati. Storia che ha stancato quella relativa al giapponese: il Milan ha trovato da tempo l’accordo con il calciatore – che si libera a gennaio a parametro zero – e cerca condizioni favorevoli con il club russo per portarlo anticipatamente a Milano. L’ex tanto amato l’alternativa delle ultime ore: amore mai sopito, la volontà del calciatore di lasciare Madrid è stata specificata e si studiano le opportunità dell’operazione.

ED EL SHAARAWY? – Politica dei giovani, riduzione del monte ingaggi e costruzione del talento in casa, e poi si prendono Matri e (forse) Kakà. Il cui eventuale approdo lascia più di un dubbio sulle effettive condizioni del brasiliano: l’ex rossonero non gioca con continuità proprio dal suo addio al Milan, nell’estate del 2009 e dunque ben quattro anni fa. Per Galliani in prima persona infatti resta Honda il vero obiettivo di fine mercato, a prescindere dalle dichiarazioni di facciata. Ma con gli arrivi di un trequartista e di Matri come si mette con El Shaarawy? E’ indubitabile che nelle grandi squadre l’alternanza tra giocatori di livello debba rappresentare il pane quotidiano, ma la questione in questo caso può diventare prettamente tattica. L’allenatore rossonero preferisce giocare con una punta di riferimento come Matri, abile peraltro nel dare profondità, e con Balotelli a spaziare sull’intero fronte offensivo in modo tale da esaltare anche la sua balistica dalla media distanza. Per il Faraone il modello di gioco ideale si fonda su un 4-3-3 in cui lui può posizionarsi su una fascia, saltare l’uomo e fare la differenza accentrandosi: il Milan, anche per diktat presidenziali, sembra andare nella prima direzione. Che si fa con El Shaarawy? Ad Allegri il compito di disinnescare la mina.