Il mercato dei colpi mancati: da Honda a Tevez si poteva fare meglio� - Calcio News 24
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2012

Il mercato dei colpi mancati: da Honda a Tevez si poteva fare meglio�

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Che non sia stato un calciomercato da ricordare non ci sono dubbi, ma vedere gran parte delle squadre di Serie A floppare clamorosamente resta un vero e proprio mistero. Tanti i nomi che sono circolati in trenta giorni: da Tevez ad Honda, senza dimenticare i vari Cerci, Bianchi, Nainggolan e Inzaghi, che almeno fino alla prossima estate non si muoveranno dalle rispettive squadre.

TEVEZ E NAINGGOLAN “? Il tormentone invernale è stato sicuramenteÃ? Carlitos Tevez, l’attaccante argentino però a sorpresa è rimasto al Manchester City. Il club inglese allenato da Roberto Mancini nonostante i problemi con il giocatore, non ha ceduto alle proposte che sono arrivate da mezza Europa. Chi veramente ha fatto di tutto per accaparrarsi l’attaccante sudamericano è il Milan di Berlusconi: il club rossonero ha presentato almeno cinque offerte al club di Mansur, tutte rispedite al mittente. Non è andata bene neanche a PSG e Inter. I rossoneri alla fine hanno virato sulla seconda scelta Maxi Lopez, mentre il club francese si è consolato con Thiago Motta e i cugini neroazzurri con Guarin e Palombo.
Anche alla Juventus esce in parte “?sconfitta’ da questo mercato: l’amministratore delegato Beppe Marotta ha cercato di portare a Torino Radja Nainggolan. Il centrocampista belga era il rinforzo che poteva definitivamente consacrare la squadra bianconera, ma naturalmente bisogna fare i conti con il presidente Cellino, che per il cartellino del giocatore chiedeva undici milioni di euro, cifra che il club torinese, almeno adesso, non poteva permettersi. Allora si è passati al piano b: alla corte di Conte è arrivato, anche un po’ a sorpresa, Simone Padoin dall’Atalanta. Un buon colpo, ma non il grande colpo sognato dal popolo bianconero.

HONDA, IL COLPO MANCATO PER TUTTA LA SERIE A “? Chi esce a pezzi da questo mercato di riparazione è la Lazio del presidente Lotito. L’acquisto da 14 milioni di euro prima annunciato e poi sfumato è stato un brutto colpo da digerire per tutti i sostenitori biancocelesti. Il centrocampista giapponese è stato ad un passo dal club capitolino, ma purtroppo la sua volontà  non è bastata e il Cska Mosca ha fatto di tutto per non cederlo. Un boccone amaro non solo per la Lazio, ma per tutta la Serie A: l’arrivo di Honda, un vero e proprio Dio nella terra Del Sol Levante, avrebbe dato una grossa mano al nostro campionato (vedi Nagatomo, ndr). Arrivare all’ultimo giorno di mercato e trovarsi con un pugno di mosche in mano non è stato facile per il diesse Tare, che prima ha cercato di intavolare una trattativa con il Villarreal per Nilmar ma ormai era troppo tardi, e infine ha dovuto accontentarsi solo di Antonio Candreva: arrivato in prestito dal Cesena.

CERCI, INZAGHI E BIANCHI “? Chi ha sognato anche il grande colpo è il Catania, che ha fatto di tutto per portare Rolando Bianchi in Sicilia, ma l’attaccante del Torino in questo caso non ha voluto abbandonare la sua squadra in un momento delicato della stagione e se ne riparlerà  a giugno.
Anche i tifosi del Siena hanno sognato per qualche ora: Pippo Inzaghi è stato ad un passo dalla squadra di Sannino. La dirigenza bianconera dopo una trattativa estenuante è riuscita a trovare un accordo con il Milan, ma Superpippo ha ringraziato e rifiutato l’offerta: non era pronto per porre fine a una storia lunga ben nove anni, anche in questo caso il futuro dell’attaccante emiliano si deciderà  in estate.
Mercato deludente anche per la Fiorentina che dovrà  fare i conti con i malumori di Alessio Cerci: il centrocampista romano aveva chiesto la cessione, ma il club toscano non ha trovato un accordo con il Genoa di Preziosi.
Delusione anche in entrata: è saltato all’ultimo minuto l’acquisto di El Hamdaoui. Il centrocampista dell’Ajax aveva sostenuto anche le visite mediche di rito, ma il club olandese ad un’ora dalla chiusura del mercato pretendeva nuove garanzie bancarie. La dirigenza viola si è infuriata e la trattativa è clamorosamente salta. Per una volta però non è colpa nostra.