Serie A

Il destino granata di Davide Nicola e un’impresa chiamata salvezza

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Stasera debutta il Toro di Davide Nicola, a caccia di punti salvezza contro il Benevento. In attesa di rinforzi sul mercato

Era destino, perché quando raggiunse il Filadelfia in bici nel 2017, dopo aver ottenuto la salvezza col Crotone, Davide Nicola si fece una promessa. «Tornerò da allenatore», ed è stato di parola. Quattro anni dopo l’occasione è arrivata dopo l’esonero di Giampaolo, e l’ex tecnico del Genoa non se l’è lasciata sfuggire. Il Toro lo conosce come le sue tasche, ma centrare la salvezza sarà un’impresa che oltre all’esperienza richiederà organizzazione e volontà. Uomo genuino dai principi schietti, Nicola nella conferenza di presentazione parte dalle basi. Niente tattica, ma guardarsi dritto negli occhi, per ritrovare compattezza e l’identità che questo Toro ha perso per strada, perché le chiacchiere stanno a zero e il tempo stringe.

Il futuro di Nicola a Torino dipenderà dai risultati che otterrà, ma intanto conta il presente e servono punti, contro il Benevento la certezza è capitan Belotti, con l’intenzione di non stravolgere, almeno inizialmente, il progetto tecnico di Giampaolo. Out Nkoulou, dentro probabilmente dal primo minuto Izzo in difesa in un 3-5-2 molto simile a quello dell’ex allenatore granata. Quello che dovrà cambiare è l’approccio, la determinazione e la gestione dei 90 minuti, da parte di un gruppo che non è ancora squadra. Per diventarlo serve un esempio, e chi meglio di un cuore granata come Nicola, l’uomo che segnò il gol promozione in A nello spareggio contro il Mantova nel 2006?

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