2014

Il destino del Borussia Dortmund nei piedi di un armeno

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Dai tanti trionfi in patria alla crisi del BVB: Henrikh Hamleti Mkhitaryan

Il Borussia Dortmund sta attraversando il periodo più buio degli ultimi anni. La squadra di Klopp, dopo tante stagioni passate ai vertici del calcio tedesco ed europeo, ha subìto un’inevitabile flessione che, insieme ad altri episodi negativi e sfortunati, hanno fatto scivolare l’ormai ex armata giallonera sul fondo della classifica della Bundesliga. Ma con gran parte della stagione ancora da disputare le speranze del Signal Iduna Park, per i nostalgici Westfalenstadion, sono più accese che mai, con il presentimento che, dopo l’ultimo infortunio, il più classico dei numeri 10 possa caricarsi la squadra sulle spalle. Il conto alla rovescia è già iniziato, i tifosi del Borussia lo aspettano e lui sta bruciando le tappe. Di chi parliamo? Di Henrikh Hamleti Mkhitaryan, naturalmente. Il trequartista armeno, fuori per uno strappo muscolare, dovrebbe tornare a disposizione di Klopp a fine gennaio. E senza ombra di dubbio le sue qualità saranno fondamentali per le sorti del BVB visto che a parlare sono i numeri: 66 presenze, 15 reti e 11 assist nel suo primo anno e mezzo in Germania con le due Supercoppe a far da cornice. Come si fa a non aspettare il suo rientro?

LA CARRIERAHenrix Hamleti Mxit’aryan è nato a Erevan (Armenia) il 21 gennaio 1989. Ha esordito tra i professionisti con la maglia del Pyunik, squadra che lo ha accolto già dalle giovanili e con la quale, tra il 2006 e il 2009, ha vinto ben quattro campionati armeni, una Coppa e due Supercoppe d’Armenia. Le sue prestazioni in poco tempo hanno attirato l’attenzione del Metalurh Donetsk che decide di portarlo in Ucraina per circa mezzo milione di euro. Al talento armeno basta poco più di stagione, nella quale colleziona 45 presenze e 17 reti, per fare il definitivo salto di qualità. Nel 2010, infatti, ecco che lo Shakhtar Donetsk mette sul piatto 4 milioni di euro per strapparlo ai rivali che approfittano dell’immediata plusvalenza. Da qui in poi numeri da capogiro: 106 presenze, 44 reti, 24 assist, tre campionati, altrettante coppe d’Ucraina e una Supercoppa in sole tre stagioni. Inevitabile, a quel punto, l’interessamento delle big d’Europa con il Borussia Dortmund che lo acquista per sostituire il partente Mario Gotze. I tedeschi nel 2013 sborsano ben 27,5 milioni di euro per portarlo in Bundesliga: tra la pesante eredità che avrebbe fatto paura a chiunque e una carriera che parla già da sola il futuro è ancora tutto da scrivere.

IDOLO INDISCUSSO Mkhitaryan, in Armenia, è naturalmente l’idolo indiscusso, sia per la carriera che per i numeri in Nazionale. Con la maglia del suo Paese il trequartista ha esordito il 14 gennaio 2007, all’età di 17 anni, grazie alla convocazione di Ian Porterfield. E fino ad ora, nonostante la caratura non proprio elevatissima della squadra eurasiatica, il talentuoso giocatore del Borussia Dortmund ha collezionato 49 presenze e 16 gol. Ma se con la Nazionale i trofei difficilmente arriveranno, il BVB spera in un suo pronto recupero per risollevarsi da questa stagione troppo buia per essere vera. I trionfi, infatti, sono più recenti che mai: e Mkhitaryan, l’armeno dalla classe cristallina, ha ancora voglia di riempire la sua personalissima bacheca. 

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